Scuola, si ritorna tra i banchi ma un docente su cinque è precario

Cronaca
Foto: Fotogramma

I sindacati calcolano che ci sono circa 170mila supplenti con la cattedra soltanto fino a giugno. Le situazioni più critiche in Emilia Romagna, Lombardia e Sardegna, dove il 50% degli insegnanti non è di ruolo

Nell'anno scolastico 2019/2020 un professore su cinque è precario. Sono i sindacati a calcolare la presenza di circa 170mila supplenti, ciò vuol dire che un docente su cinque avrà la cattedra soltanto fino al termine dell’anno, quindi fino a giugno. (LO SPECIALE SCUOLA - SCUOLA: 10 INFOGRAFICHE INTERATTIVE)

Ecco perché ci sono tanti precari

In base a quanto riferito dagli stessi sindacati, di questi 170mila posti vuoti, 17mila lo sono per i pensionamenti post Quota 100, altri 6mila invece rimangono vacanti perché nonostante i quasi 59mila posti disponibili, la richiesta di insegnanti autorizzata dal Ministero ammonta a circa 53mila unità. Se si aggiungono altri 6mila esuberi, ecco che i posti scoperti sono 24mila. A questi vanno però sommati i circa 15mila docenti dell’organico di fatto, ovvero quel personale che ogni anno varia in base al numero degli studenti e alle caratteristiche delle classi.

Situazioni critiche in Emilia, Lombardia e Sardegna

Inoltre ci sono altre 65mila deroghe del sostegno, ovvero 65mila insegnanti che sulla base di decisione del tribunale vanno a rafforzare l’organico a supporto di studenti disabili o con difficoltà dell’apprendimento. In più ci sono 2mila posti lasciati vuoti dai prossimi presidi e altri 40mila sono distribuiti in base a distacchi, trasferimenti e malattie. Si calcola che in alcune regioni solo la metà dei professori sarà di ruolo: situazioni critiche in Lombardia, Emilia Romagna e Sardegna.

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