Ortona, morti in mare due ragazzi di 11 e 14 anni

Cronaca

I corpi sono stati trovati su una scogliera frangiflutti, in due punti distinti, ma a pochi metri di distanza una dall'altro. In acqua con loro c'era anche il padre, salvato dai soccorsi 

Le ricerche dei due ragazzini dispersi in mare nel Chietino sono finite. I corpi dei due ragazzini, dispersi in mare a Tollo, Ortona, sono stati ritrovati senza vita su una scogliera frangiflutti, in due punti distinti, ma a pochi metri di distanza l'uno dall'altro. I due erano stati visti in difficoltà a causa del mare molto agitato e i soccorsi si erano subito attivati. Con loro c'era anche il padre, che è stato tratto in salvo. 

A Ortona mare molto mosso

I due ragazzini - di origine cinese ma nati in Italia e residenti a Montesilvano - stavano trascorrendo il Ferragosto insieme con il papà, la mamma e un fratello più piccolo. Secondo le prime informazioni, stavano facendo il bagno in un tratto di spiaggia libera, vicino alla scogliera, non distante dalla riva. Avrebbero iniziato a nuotare tra due file di frangiflutti, per poi arrivare dietro alla scogliera. Le onde li avrebbero scagliati con violenza contro gli scogli, tanto che il corpo di uno dei due fratellini è stato poi recuperato a tre metri di profondità, incastrato tra gli scogli. Il padre, vedendoli in difficoltà, ha provato a salvarli, nuotando e cercando di raggiungerli. In base ad alcune testimonianze, l'uomo, forse a causa di un malore o del mare agitato, non è riuscito a raggiungerli ed è stato tratto in salvo. Per lui non è stato necessario il trasporto in ospedale ed è rimasto in spiaggia durante le attività di ricerca e poi recupero dei corpi.

A individuare i due ragazzini senza vita sono stati i sommozzatori dei carabinieri e dei vigili del fuoco di Roseto degli Abruzzi (Teramo), intervenuti sul posto con un gommone attrezzato per le ricerche in mare. E' stato individuato prima il corpo di uno dei due ragazzini, a circa tre metri di profondità, e poi quello del fratellino. A coordinare le operazioni di ricerca in mare è stata la Direzione Marittima di Pescara.

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