Attentati e intimidazioni: gli episodi più gravi avvenuti in Ogliastra negli ultimi anni

Cronaca

Pietro Pruneddu

L’auto del sindaco incendiata a Cardedu è l’ultima di una lunga serie di minacce e avvertimenti che colpiscono gli amministratori locali dei paesi della regione nella costa Est della Sardegna. Anche imprenditori e forze dell’ordine sono finiti nel mirino

Due gesti intimidatori in poche ore, nella notte tra il 29 e il 30 luglio, hanno colpito la costa Est della Sardegna. A Cardedu, in Ogliastra, è stata bruciata l’auto del sindaco Matteo Piras. Poco prima, a qualche decina di chilometri di distanza, a Dorgali, in Baronìa, un’esplosione ha devastato una sede del Pd. Gli uffici dem sono stati investiti dalla deflagrazione di una bombola di gas. Soprattutto l’Ogliastra negli ultimi anni ha subìto una escalation di violenza: ordigni, intimidazioni, buste con proiettili, messaggi minatori. E a farne le spese sono spesso sindaci, amministratori locali, assessori. Ma anche imprenditori e forze dell’ordine si sono trovati al centro del mirino.

I dati del fenomeno

“Se si rapporta alla densità di abitanti, la Sardegna è al primo posto per gli attentati contro gli amministratori locali”, ha detto il Sostituto Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Diana De Martino. Secondo l’ultimo rapporto di Avviso Pubblico intitolato Amministratori sotto tiro, sono 52 gli atti intimidatori registrati in Sardegna nel corso del 2018, nel quinquennio dal 2014 al 2018 sono 215. Per l’Isola si tratta di un nuovo record negativo. Come evidenziato nel report, la Sardegna è un caso particolare del fenomeno, “per la presenza di un numero costante di minacce annuali, pur in mancanza di un locale crimine organizzato di stampo mafioso”. La provincia maggiormente interessata è quella di Nuoro, con 64 casi censiti nell’arco di cinque anni. E l’Ogliastra è una delle zone calde. Ecco gli episodi più gravi avvenuti di recente nella regione costiera dell’isola.

4 maggio 2015, Arzana

Due colpi di arma da fuoco vengono sparati contro la porta finestra dell'ufficio del primo cittadino di Arzana, Marco Melis. In quei giorni il Municipio era chiuso e quando il sindaco è rientrato al lavoro ci si è accorti degli spari.

17 ottobre 2016, Villagrande Strisaili

Il primo cittadino di Villagrande Strisaili, Giuseppe Loi, riceve un volantino anonimo in cui si preannuncia "una fucilata in pancia al sindaco e ai suoi collaboratori”. Il documento, stato stampato in centinaia di copie, è stato fatto circolare in paese. Settantacinque righe scritte al computer che contengono anche una lista di nomi, tra consiglieri di maggioranza e assessori, destinatari del messaggio. Non solo: un profilo falso a nome del primo cittadino su Facebook, con frasi destabilizzanti per la comunità. Già nei mesi precedenti Loi aveva ricevuto cartucce e molotov.

13 novembre 2016, Ilbono

La commissaria della Asl di Lanusei, Grazia Cattina, e il marito, primario dell'unità operativa di Nefrologia e dialisi all'ospedale di Lanusei, trovano davanti a casa un chilo e mezzo di esplosivo che solo per un caso non è esploso. La miccia infatti si è spenta. La detonazione avrebbe dovuto far saltare il cancello della casa della coppia a Ilbono

5 febbraio 2017, Lanusei

Due auto della polizia locale vengono incendiate a Lanusei. Intorno alle 3.30 i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere le fiamme. Gli autori del gesto di ordine dolosa hanno danneggiato anche il portone di ingresso degli uffici della polizia locale.

Marzo 2017, Seui

L’amministrazione comunale di Seui è stata colpita da 3 atti intimidatori in pochi giorni. L’auto dell’assessore comunale Raimondo Gaviano (che in precedenza aveva già subìto la devastazione della vigna di famiglia) viene colpita da alcuni spari. Nella stessa notte ignoti avevano anche sparato contro il fuoristrada del compagno di una consigliera comunale. Qualche giorno dopo una fucilata viene esplosa contro la casa di campagna del suocero del sindaco, Marcello Cannas.

9 aprile 2017, Gairo

L’allora sindaco di Gairo Franco Piras viene minacciato di morte. "Vattene o ti ammazziamo", è la scritta apparsa su un muro di contenimento sulla provinciale 28 che collega Gairo a Cardedu, poco prima dell'ingresso del paese. Il primo cittadino era subentrato a Roberto Marceddu, sindaco per tre legislature e anche lui bersaglio di scritte minatorie.

7 gennaio 2018, Osini

A Osini il sindaco Tito Loi viene minacciato: un’ottantina di piantine in un ciliegeto di famiglia vengono tagliate con una motosega. Lo stesso primo cittadino già cinque anni prima subì lo stesso avvertimento malavitoso.

1 aprile 2018, Bari Sardo

Atto intimidatorio a Bari Sardo: questa volta nel mirino dei malviventi finisce la casa di campagna dell'avvocato Bruno Pilia: diversi colpi di fucile vengono esplosi contro il muro dell'abitazione del professionista ogliastrino, nella Marina di Bari Sardo.

22 giugno 2018, Orrì

Scritte minatorie in maiuscolo e in dialetto ogliastrino contro un imprenditore balneare del litorale di Tortolì vengono trovate all'ingresso della spiaggia del Golfetto, tra Orrì e Cea. "Qui non c'è spazio per te, alla prossima salti in aria", si legge in un cartello affisso su una croce. Il messaggio intimidatorio è indirizzato ad un imprenditore locale, gestore di un punto di ristoro sulla spiaggia del Golfetto. Accanto alla croce, per rendere più credibile la minaccia, anche un cane impiccato.

24 ottobre 2018, Bari Sardo

Due atti intimidatori nei confronti dei carabinieri in Ogliastra in poco meno di un mese. Un ordigno esplosivo abbandonato viene trovato davanti all’abitazione di Bari Sardo del brigadiere Mariano Caredda, in servizio alla stazione di Tortolì. Circa un mese prima, il 28 settembre, gli incendiari avevano distrutto l'auto di Giovani Bellina, responsabile della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Lanusei.

2 gennaio 2019, Talana

Un ordigno artigianale viene posizionato davanti al Municipio di Talana, ma non è esploso. L'ordigno è stato ritrovato davanti al portone di ingresso dell'edificio da un operaio comunale. È stato necessario anche l'intervento degli artificieri dello Squadrone Cacciatori per mettere in sicurezza la zona ed effettuare i primi rilievi.

29 marzo 2019, Lotzorai

Il primo cittadino di Lotzorai Antonello Rubiu subisce la distruzione, a roncolate, del suo frutteto: 50 sono le piante abbattute nel terreno comunale in concessione in località Pranu ‘e Suergiu, tra Lotzorai e Talana.

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