Sardegna, data alle fiamme l'auto del sindaco di Cardedu: "Vado avanti"

Cronaca

La vettura del primo cittadino del comune dell'Ogliastra è stata incendiata nella notte, era parcheggiata sotto la sua abitazione. "Gesto assurdo", ha commentato l'uomo, eletto con una lista civica. Solidarietà del governatore sardo Solinas e di Anci

Secondo attentato in poche ore nel Nuorese. Dopo l'esplosione contro la sede del Pd a Dorgali, sempre nella notte è stata bruciata l’auto di Matteo Piras, sindaco di Cardedu, comune dell’Ogliastra (TUTTI GLI ATTENTATI E LE INTIMIDAZIONI DEGLI ULTIMI ANNI IN OGLIASTRA). L’automobile era parcheggiata sotto la sua abitazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Jerzu e i Vigili del fuoco. L'episodio è avvenuto intorno alle 3:20. La vettura è stata completamente distrutta, nonostante l'intervento tempestivo dei Vigili del fuoco del distaccamento di Lanusei. A condividere la foto dell'auto in fiamme è stato lo stesso sindaco, che su Facebook ha commentato in modo laconico: "Va bé... Cambiamo la macchina". Piras, 40 anni, è ingegnere, ha una compagna e un figlio ed è stato eletto 3 anni fa con una lista civica, unico candidato del paese.

Il sindaco: "Andrò avanti"

“Un gesto assurdo totalmente inaspettato, ma io non mi arrendo, andrò avanti, la democrazia non può finire con questi atti altrimenti vivremmo nella giungla", ha commentato Piras. "Il modo per farmi conoscere le problematiche sarebbe dovuto essere un altro: venire a dirmelo a voce, in maniera civile - aggiunge - Vivo in mezzo ai miei concittadini, mi avrebbero potuto fermare anche per strada: avremmo chiarito in questo modo". Il sindaco conclude: "Davvero non so cosa pensare, so solo che è un atto gravissimo e lavorare in questi paesi sta diventando difficile".

Il governatore Solinas: "Vile attentato"

Il governatore della Sardegna Christian Solinas ha espresso "la totale solidarietà e la più sentita vicinanza" al sindaco di Cardedu "per il vile attentato subìto la scorsa notte". Solinas ha commentato: "Questo gesto criminale è ancor più deprecabile poiché messo in atto nei confronti di un amministratore pubblico che con coraggio, quotidianamente, è impegnato per la sua comunità".

Anci Sardegna: “Clima infame, questi atti ormai sono la norma”

"Vicinanza e solidarietà” al sindaco anche da parte di Anci Sardegna: "Non ci sono più parole per definire la pericolosità della condizione di sindaco e di amministratore in Sardegna, i rischi che si corrono, i prezzi che si pagano". L’associazione aggiunge: “Si è creato, nel tempo, un clima infame per chi amministra per il quale, ormai, atti di questo tipo sono la norma”.

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