Orso M49, nuova ordinanza di cattura e abbattimento in caso pericolo. Insorgono animalisti

Cronaca

L’animale, in fuga dal centro Casteller di Trento, è ancora introvabile. In caso di cattura verrà portato nuovamente nel luogo da cui è scappato. “È una condanna a morte”, tuona la Lav. "Lo adotti il Parco nazionale d’Abruzzo”, propone l'onlus Animalisti Italiani

Un nuovo ordine di cattura dell’orso M49, in fuga dal recinto elettrificato del Centro faunistico del Casteller, è stato firmato oggi dal governatore della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. L’animale al momento è ancora introvabile (L'ULTIMA FOTO SEGNALAZIONE). Il governatore ha autorizzato l’eventuale abbattimento "qualora si verifichino situazioni che possano determinare ulteriore pericolo grave ed imminente per l'incolumità di terzi o degli stessi operatori del Corpo forestale trentino". In caso di cattura, ha poi precisato Fugatti, M49 verrà portato nuovamente al Casteller, "perché al momento è il miglior centro dove si fa la gestione degli orsi a livello europeo”. Insorgono gli animalisti: “È una condanna a morte”, tuona la Lav. "Lo adotti il Parco nazionale d’Abruzzo”, propone l'onlus Animalisti Italiani.

La nuova ordinanza

La nuova ordinanza, che fa riferimento a quella firmata alcune settimane fa, è stata annunciata dallo stesso Fugatti in Consiglio provinciale, in apertura di una comunicazione su quanto avvenuto nella notte fra il 14 e il 15 luglio quando l’orso, ritenuto problematico dopo svariati attacchi alle greggi, era stato catturato in val Rendena e poi trasportato al Centro del Casteller, a sud di Trento, da dove però era subito fuggito. "Tutto ciò che era possibile fare è stato fatto, in base a quanto indicato da Ispra", ha detto Fugatti. "Il recinto perimetrale del centro - ha precisato - era sempre attivo ma l'orso, che già conosceva gli effetti delle recinzioni elettriche dopo gli attacchi alle greggi, prima ha iniziato a scavare alla base della recinzione, mostrando aggressività nei confronti del personale che lo stava controllando a distanza, poi con un balzo di due metri si è arrampicato sulla recinzione incurante delle scosse elettriche. A questo punto il personale si è allontanato per motivi di sicurezza e, dopo dieci minuti, ha accertato che l'orso era fuggito”.

Gli animalisti: “Atto scandaloso”

Ma gli animalisti non ci stanno. "È un atto scandaloso, eticamente inaccettabile, scientificamente infondato e quindi illegittimo, una condanna a morte, mascherata da atto amministrativo", attacca la Lav, la Lega anti vivisezione. "Denunceremo chiunque gli farà del male", annuncia l'Enpa chiedendo che il ministro all'ambiente Costa subentri nella gestione del caso. "Bisogna fare di tutto tranne la soppressione", afferma il presidente della comunità del Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise, Antonio Di Santo (IL MINISTRO COSTA: NON AMMAZZATELO).

La proposta: “Lo adotti il Parco nazionale d’Abruzzo”

E c'è chi come l'onlus Animalisti Italiani propone l'adozione abruzzese di M49. “Il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise lo adotti”, chiede il presidente della Comunità Montana Peligna (L'Aquila), Eustachio Gentile, come riferisce in un comunicato l'associazione Animalisti Italiani Onlus. Gentile ha scritto al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, proponendo di trasferire M49 (una volta catturato di nuovo) nel Centro visita dell'Orso di Villavallelonga (L'Aquila). Il Centro ha un'area cintata di 20 ettari, dove per 25 anni sono stati ospitati due orsi marsicani, Sandrino e Yoga. Il primo era stato salvato da cucciolo dopo essere stato abbandonato dalla madre, la seconda era stata rinchiusa perché aveva l'abitudine di entrare nelle case e nelle auto in cerca di cibo. Sandrino è morto nel 2015, Yoga nel luglio di quest'anno, e ora il recinto del Centro è vuoto. "Auspichiamo 'l'adozione' abruzzese di M49 - commenta nel comunicato il presidente di Animalisti Italiani Onlus, l'abruzzese Walter Caporale -. Fugatti accetti la proposta”.

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