L'esame ha confermato quanto era emerso dalle prime verifiche. Dal filmato delle telecamere di sicurezza, intanto, si chiarisce la dinamica dell’incidente: il bambino è rimasto 3 minuti con la faccia in giù nell'acqua
È morto per annegamento il piccolo di 4 anni deceduto mercoledì pomeriggio in una piscina di Mirabilandia, a Ravenna. A confermalo l'esito dell'autopsia svolta nella giornata di sabato. Secondo i primi risultati ufficiosi, la causa della morte del bimbo sarebbe per annegamento diretto, come del resto era già emerso dalle verifiche fatte dai carabinieri e condensate dalle ipotesi tracciate dal procuratore di Ravenna Alessandro Mancini.
Gli indagati con l'accusa di omicidio colposo in cooperazione sono dieci tra cui la madre 37enne del bimbo, il bagnino 18enne che lo ha soccorso per primo, i responsabili a vario livello della sicurezza della struttura e del servizio di salvataggio e, infine, il direttore generale del parco e il direttore operativo.
Sequestrato il video delle telecamere di sicurezza
Intanto gli inquirenti hanno sequestrato un video che mostra la dinamica dell’incidente. Nel filmato, realizzato dalle telecamere di sicurezza, si vede la madre lasciare il bimbo vicino a uno scivolo con circa 30 centimetri di acqua dicendogli di restare lì fermo perché lei sarebbe tornata in breve. Il bambino invece ha iniziato a spostarsi verso una baby-dance, prima giocando e poi annaspando per infine soccombere in 110 centimetri d'acqua. Il corpo è stato quindi spostato dalle correnti della piscina fino al punto del rinvenimento.
Tre minuti sott’acqua a faccia in giù
Il video dura otto minuti circa, dal momento dell'allontanamento della madre ai soccorsi, quando già la donna lo stava cercando. Di questi, per circa tre minuti il bimbo è rimasto a faccia in giù in acqua.