Il corteo unitario di Cgil, Cisl e Uil per rivendicare il rinnovo dei contratti e un piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione. Bloccato uno striscione con Di Maio e Salvini
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I sindacati si dicono pronti anche ad arrivare allo sciopero generale. "Non escludiamo nulla. Chiediamo che si cambi la politica economica e sociale di questo paese. È necessaria una legge di stabilità completamente diversa. La mobilitazione c'è, lo decideremo insieme a Cisl e Uil". Con queste parole il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, mette in guardia il governo. L'occasione è quella della manifestazione unitaria (che si è svolta nella mattinata di sabato) di Cgil, Cisl e Uil per rivendicare il rinnovo dei contratti e un piano straordinario di assunzioni nella Pa. Ma le critiche all'esecutivo sono a tutto tondo: dal fisco ai migranti, dalle vertenze sindacali alle politiche economiche messe in atto. (FOTO - Uil: bloccato striscione ironico).
Landini (Cgil): cambiare la politica economica del paese
Furlan (Cisl): dal governo tante promesse e zero fatti
Lo striscione con Di Maio e Salvini bloccato dalla Digos (foto Ansa)
Landini: "Sciopero generale autunno? Nulla escluso"
Non escludiamo nulla. Chiediamo che si cambi la politica economica e sociale di questo paese. Necessaria una legge di stabilita' completamente diversa". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, rispondendo a chi gli chiedeva se i sindacati fossero intenzionati a indire uno sciopero generale in autunno, mentre e' appena partita la manifestazione unitaria su nel pubblico impiego. "La mobilitazione c'è" e cosa fare "lo decideremo insieme a Cisl e Uil", dice.
P.a: Cgil, il Governo è tra i peggiori datori di lavoro
"Non c'è bisogno di padri o di capitani, abbiamo bisogno di buone politiche, di rispetto dei lavoratori, di un progetto per il futuro e di benessere sociale". Così la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, dal palco di piazza del Popolo.
"Il Governo è tra i peggiori datori di lavoro - dice - anche nel caso dei servizi dati in affidamento o appalto, pensate all'assurdità degli effetti del decreto sicurezza il cui unico committente è il ministero degli interni: Salvini taglia 18mila posti di lavoro nel settore della cooperazione che si occupa di accoglienza ai migranti e Di Maio al Mise sta discutendo con i sindacati come salvare qui lavoratori che vengono licenziati per effetto del decreto sicurezza".
"Il Governo è tra i peggiori datori di lavoro - dice - anche nel caso dei servizi dati in affidamento o appalto, pensate all'assurdità degli effetti del decreto sicurezza il cui unico committente è il ministero degli interni: Salvini taglia 18mila posti di lavoro nel settore della cooperazione che si occupa di accoglienza ai migranti e Di Maio al Mise sta discutendo con i sindacati come salvare qui lavoratori che vengono licenziati per effetto del decreto sicurezza".
Uil, bloccato striscione ironico con Di Maio e Salvini
La Uil lamenta lo stop ad uno striscione che definisce "ironico" con Luigi Di Maio e Matteo Salvini che il sindacato aveva preparato in occasione della manifestazione unitaria sul pubblico impiego. "Volevamo mettere lo striscione al Pincio questa mattina ma ci hanno bloccato perche' troppo grande. Abbiamo poi provato a metterlo per strada ma e' intervenuta la Digos, dicendo che visto che questo striscione era contro i due vicepremier non poteva essere aperto". Lo racconta il segretario generale della Uil Fpl, Michelangelo Librandi.
Landini: "Bisogna far pagare le tasse a chi non le paga"
Al via il corteo
Al via la manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil per rivendicare il rinnovo dei contratti e un piano straordinario di assunzioni nella P.a. Il corteo e' partito da piazza della Repubblica, sfilerà per le vie del centro diretto a piazza del Popolo, dove in tarda mattinata sono previsti i comizi. 'Il futuro e' servizi pubblici', recita lo slogan. In ballo secondo i sindacati c'e' infatti proprio la tenuta del sistema pubblico. "Ci volete sotto ricatto, non sotto contratto", "il personale manca non perché assente", "non respingo, accolgo", "più digitale meno impronte": è quello che si legge su alcuni striscioni e cartelli alzati dai lavoratori.