Bambino di 7 anni morto per otite dopo cura omeopatica, condannati i genitori

Cronaca

Il gup di Ancona ha comminato una condanna di tre mesi, pena sospesa, per la mamma e il papà di Francesco, che aveva 7 anni. L’accusa è di concorso in omicidio colposo aggravato

Condannati a tre mesi di carcere, pena sospesa, i genitori di Francesco, il bambino di 7 anni di Cagli (Pesaro Urbino) morto il 27 maggio 2017 all'ospedale 'Salesi' di Ancona per una otite batterica bilaterale curata con l'omeopatia e poi degenerata in encefalite. Lo ha deciso con giudizio abbreviato il gup di Ancona Paola Moscaroli, che ha accolto la richiesta del pm, Daniele Paci, che aveva accusato i genitori di concorso in omicidio colposo. 

Otite curata con omeopatia

I genitori di Francesco si erano affidati alle cure del medico pesarese Massimiliano Mecozzi, anche lui imputato, specializzato in omeopatia, che aveva consigliato prodotti omeopatici invece degli antibiotici per lenire l'otite del bambino. Il gup ha rinviato a giudizio il medico per il quale si procederà con rito ordinario poiché non ha fatto richieste di riti alternativi.

Omeopata accusato di omicidio colposo

Per il giudice, l'omeopata è responsabile di "negligenza, imprudenza e imperizia per aver sottostimato il quadro clinico tipico di un'infezione locale di elevata gravità, prescrivendo una terapia a base di medicinali omeopatici nonostante la recrudescenza dei sintomi omettendo di predisporre qualsivoglia approfondimento diagnostico ed evitando di prescrivere le necessarie terapie antibiotiche adeguate alla cura della patologia". Il processo si aprirà il 24 settembre.

I difensori dei genitori, intanto, hanno preannunciato che ricorreranno in appello contro la condanna dopo aver letto le motivazioni della sentenza che verranno depositate entro 90 giorni.

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