Manifesto di Meloni a testa in giù ad Aosta, "Clima di intolleranza"

Cronaca

 Il cartellone era sotto una pensilina dell'autobus in piazza dell'Arco d'Augusto. In altre zone della città, invece, sono apparse scritte e disegni sui manifesti della premier

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In occasione del 25 aprile, un manifesto elettorale delle europee di Giorgia Meloni è stato appeso al contrario ad Aosta, facendo apparire la premier a testa in giù. Il cartellone era sotto una pensilina dell'autobus in piazza dell'Arco d'Augusto. In altre zone della città, invece, sono apparse scritte e disegni sui manifesti della premier. "Ci sono accertamenti in corso per appurare se il capovolgimento del manifesto sia o meno di natura dolosa. Quanto agli imbrattamenti, sono un chiaro segno di intolleranza civile e politica: mi aspetto che vengano condannati dalle istituzioni valdostane", dice all'Ansa Alberto Zucchi, presidente di FdI Valle d'Aosta. 

"Crescente clima di intolleranza"

Il manifesto appeso al contrario e fotografato ieri può essere rimosso senza provocare strappi: non è incollato, ma appeso a una struttura della pensilina dell'autobus. Riguardo agli imbrattamenti di cartelloni elettorali in altre zone della città, secondo Zucchi "denotano, ancor di più nella giornata di ieri, l'intolleranza, il livore e l'avvelenamento del clima politico. Che certe frange si rifiutino di riconoscere il risultato di un voto democraticamente espresso è inaccettabile". Per questo il presidente di Fratelli d'Italia Valle d'Aosta si augura "che anche le altre forze politiche dicano qualcosa in merito. Perché certi cori e peana non possono sempre e soltanto provenire quando certe cose accadono da una parte". "C'è un clima di crescente intolleranza e violenza che preoccupa e suggerisce senso di responsabilitò e maturità da parte della politica tutta. Notizie quali quelle del manifesto di Meloni appeso a testa in giù e imbrattato ad Aosta e bruciato a Bologna, da un lato, e gli scontri di ieri alle manifestazioni organizzate per la festa della liberazione, devono portare tutti, sopratutto coloro che rivestono incarichi istituzionali, ad evitare qualsivoglia atteggiamento che inciti anche indirettamente a forme di violenza, nella consapevolezza che, anche quella verbale, può provocare effetti devastanti", dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia d'Italia alla Camera, Tommaso Foti. "Siamo in un momento storico a livello internazionale particolarmente delicato e sensibile, ed occorre avere nervi saldi e utilizzare parole misurate. E dobbiamo farlo tutti", aggiunge Foti.

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