La docente sospesa per 2 settimane per non aver vigilato su un video realizzato dai suoi alunni in cui il decreto sicurezza viene accostato a leggi razziali. “Mi sento ferita”, dice. Salvini: "Vorrei incontrarla, spero torni presto a scuola". M5s annuncia interrogazione
"Mi sento particolarmente ferita, come se il mio lavoro non fosse un buon lavoro, a fronte della dedizione, dell’impegno e della volontà di dare il meglio per i miei allievi". A parlare, intervistata da Repubblica, è Rosa Maria Dell’Aria, la docente sospesa a Palermo per due settimane perché non avrebbe vigilato su un video realizzato dai suoi alunni durante il Giorno della Memoria, in cui il decreto sicurezza è stato accostato alle leggi razziali. Netto il commento del vicepremier Matteo Salvini: "Non penso che sia opportuno che ci siano questi accostamenti irrispettosi". Poi il ministro apre: "Giovedì prossimo sarò a Palermo a testimoniare la lotta alla mafia e per onorare la memoria del giudice Falcone e dei caduti della strage di Capaci. Sono sicuro, e ne sarei felice, che ci sarà anche modo di incontrare la professoressa Rosa Maria Dell'Aria, che mi auguro possa tornare quanto prima al suo lavoro a scuola, e gli studenti di quella scuola per spiegare cosa sto facendo per la sicurezza del mio Paese e la distanza abissale tra le mie idee e progetti e le leggi razziali del periodo fascista", scrive in una nota. Per Luigi Gallo, presidente Commissione Cultura M5S, che parla di "censura", la sospensione della docente è "un atto veramente grave" e annuncia che il Movimento "ha depositato un'interrogazione". Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti commenta invece: "È stata una scelta autonoma dell'ufficio scolastico provinciale di Palermo. Io al momento non reputo nulla perché se non vedo le carte non posso giudicare".
Il video realizzato dai ragazzi
“Ritengo che non ci fosse nulla di offensivo nel video e soprattutto è stato prodotto senza alcuna intenzione di fare politica, come mai ho fatto nella mia carriera scolastica né nella mia vita di cittadina. Ho sempre rispettato le opinioni altrui, ho sempre lasciato che i ragazzi sviluppassero le loro libere opinioni, il loro libero pensiero. Anzi, è proprio questa la finalità dell’insegnante”, spiega la professoressa Dell’Aria. Nel video incriminato il ministro dell’Interno Matteo Salvini appare in due slide. Nella prima, si vede la prima pagina del Corriere della Sera dell’epoca che annuncia la promulgazione delle leggi razziali accostata a una foto di Salvini che tiene in mano il decreto sicurezza. Nella seconda, una fotografia della conferenza di Evian del 1939, dove si stabilirono le quote degli ebrei in fuga da dividere nei vari Paesi, è affianco a un’immagine del vertice di Innsbruck del 2018 a cui ha partecipato anche il ministro Salvini.
Il presidio davanti alla prefettura
Per mostrare solidarietà alla docente, oggi pomeriggio gli studenti dell'istituto industriale Vittorio Emanuele III si riuniranno in un presidio davanti alla prefettura di Palermo. Lo scopo è chiedere la revoca del provvedimento disciplinare contro la professoressa. In una nota, gli "studenti delle scuole palermitane" annunciano la mobilitazione per "manifestare dissenso contro le continue intimidazioni a studenti e professori inflitte dal governo Salvini". "Questo clima - continuano gli studenti - è intollerabile! La Lega e i suoi galoppini minacciano tutti i pilastri democratici. Ciò che è avvenuto a Palermo è sintomatico della situazione politica del Paese: è un campanello d'allarme da non sottovalutare”. Oltre 250 cittadini hanno intanto firmato una lettera di solidarietà alla professoressa. I firmatari affermano di aver appreso con "stupore ed indignazione della sua sospensione dall'attività scolastica per non avere censurato la libera espressione dei suoi studenti". "Temiamo che questi tempi che viviamo con grande preoccupazione possano essere forieri di analoghi avvenimenti, anche in altri campi, che mettano in seria discussione le libertà democratiche delle cittadine e dei cittadini sancite dalla nostra Costituzione", scrivono. "Riteniamo di vitale importanza la libertà di insegnamento dei docenti, nel rispetto dei valori della nostra democrazia, concludono. "Mi sento più confortata perché nonostante il dispiacere e l'amarezza che rimangono, ho sentito vicino l'affetto di amici, colleghi, studenti, i quali mi hanno manifestato la loro solidarietà come tante persone che nemmeno conosco", il commento della professoressa.
Polemiche di Salvini e Zingaretti
Non sono mancate le polemiche politiche attorno alla vicenda, partita da un tweet di un attivista di destra che invitava il Miur a fare chiarezza dopo che “una prof ha obbligato dei quattordicenni a dire che Salvini è come Hitler”. "Non so chi sia stato a proporre, a controllare, a ordinare, a suggerire, però che qualcuno equipari il ministro degli Interni, Matteo Salvini, che può stare simpatico o antipatico, a Mussolini o addirittura a Hitler, mi sembra assolutamente demenziale", ha commentato ieri il vicepremier Salvini. Oggi il segretario del Pd Nicola Zingaretti risponde così: "Fatemi capire. In Italia Casa Pound deve essere libera di dire e fare quello che vuole. Mentre un’insegnante deve essere sospesa per le opinioni di un suo studente che critica Salvini e le leggi varate dal governo Lega - 5Stelle". "Ma siamo pazzi? Questa insegnante deve tornare subito al suo lavoro", ha scritto su Facebook Zingaretti.
Il video pubblicato da Pietro Grasso
In precedenza, anche la sottosegretaria leghista ai Beni culturali, Lucia Borgonzoni, era intervenuta su Facebook: "Andrebbe cacciato con ignominia un prof del genere e interdetto a vita dall'insegnamento". A lei e “a tutti coloro che ne parlano” senza aver visto il video “incriminato”, il senatore Pietro Grasso (LeU) dedica invece un post di Facebook in cui decide di pubblicarlo in esclusiva: “Guardatelo e giudicate voi: su cosa avrebbe dovuto vigilare l'insegnante? Sulle opinioni degli studenti? Avrebbe dovuto censurare il pensiero degli alunni? In nessuna parte viene detto che Salvini è come Mussolini. Forse è proprio l'intelligenza a spaventare Salvini e i suoi!".
La reazione del M5S e del ministro Bussetti
"Piacciono solo i cittadini indottrinati? Obbedienti e quindi incapaci di costruire un mondo migliore di quello che ereditano, di spingerci oltre i diritti già conquistati?", scrive critico su Facebook il pentastellato Luigi Gallo. "Noi lavoriamo affinchè gli studenti abbiano un pensiero critico, sviluppino ragionamenti indipendenti e imparino a pensare con la propria testa. E il Ministero della Lega cosa fa? Li censura. Un atto veramente grave e per questo il M5S ha depositato un'interrogazione a prima firma Vittoria Casa", annuncia. Intanto, ilministro dell'Istruzione Bussetti dice di essersi "fatto mandare le carte per valutare la cosa". L'ufficio scolastico provinciale di Palermo "ha agito secondo quello che prevede l'ufficio dei procedimenti disciplinari prendendo questa decisione", ha concluso.