Cucchi, Conte annuncia: "Il ministero della Difesa pronto a costituirsi parte civile"

Cronaca

Il ministero pronto a prendere parte al processo per la morte di Stefano Cucchi. Anche il comandante dei carabinieri apre alla possibilità che l'Arma si costituisca parte civile. Salvini: "Chi sbaglia paga, ma non accetto che errore di pochi comporti sospetti su tutti"

"Il ministero della Difesa è favorevole a costituirsi parte civile nel processo per la morte di Stefano Cucchi". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Triennale di Milano, precisando di parlare "a nome del governo". Sul caso Cucchi è intervenuto anche Matteo Salvini. "Chi sbaglia paga, anche se indossa una divisa, ma non accetto che l'errore di pochi comporti accuse o sospetti su tutti coloro che ci difendono: sempre dalla parte delle Forze dell'ordine", ha detto il ministro dell'Interno. Le parole di Conte e Salvini sono arrivate nel giorno della deposizione davanti alla Corte d'Assise (FOTO) di Francesco Tedesco, il carabiniere superteste del processo imputato insieme con altri due colleghi per omicidio preterintenzionale (IL CASO CUCCHI). 

La lettera di Nistri e l’Arma come parte civile

In giornata si è parlato anche della possibilità che la stessa Arma dei Carabinieri si costituisca parte civile nell’eventuale processo per depistaggio. Otto carabinieri – tra cui diversi ufficiali – sono infatti attualmente indagati dalla Procura per aver cercato di coprire il pestaggio di Stefano Cucchi avvenuto il 15 ottobre 2009 e potrebbero essere rinviati a giudizio. In una lettera inviata alla sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, e resa nota nelle scorse ore, il comandante dell’Arma Giovanni Nistri si è infatti impegnato a procedere in via disciplinare contro i militari che fossero giudicati colpevoli e ha aperto alla costituzione dell'Arma come parte civile nel prossimo processo. Una lettera, quella del generale Nistri, che il vicepremer Luigi Di Maio ha definito su Facebook “umana e autorevole”, aggiungendo: “Rappresenta a mio avviso una condotta esemplare da parte di un vero uomo delle istituzioni, che non ha mai cercato consensi, né notorietà".

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