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Roma, cassonetti in fiamme per arrivo rom a Torre Maura. Campidoglio: Saranno ricollocati

Cronaca

Centinaia di cittadini hanno protestato, sorvegliati dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Calpestato cibo destinato ai rom. Il Comune: saranno trasferiti. Raggi attacca CasaPound e Forza Nuova. Procura apre indagine per danneggiamento e odio razziale

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Cassonetti rovesciati e dati alle fiamme e decine di abitanti in strada per un intero pomeriggio (LE FOTO). E così il Campidoglio dopo le proteste di ieri in via dei Codirossoni, alla periferia est di Roma, per l'arrivo di alcune famiglie rom in una struttura di Torre Maura, ha annunciato che le circa 60 persone in questione saranno ricollocate “presso altri centri d'accoglienza”. Una decisione arrivata dal Comune nonostante la netta presa di posizione del sindaco Virginia Raggi, che ha dichiarato: "Non possiamo cedere all'odio razziale, non possiamo cedere a chi continua a fomentare questo clima e a parlare alla pancia delle persone. E mi riferisco prevalentemente a CasaPound e a Forza Nuova". Intanto, la Procura di Roma apre un fascicolo di indagine su quanto avvenuto a Torre Maura. A piazzale Clodio sono in attesa di una informativa dalle forze dell'ordine intervenute. I reati ipotizzati, al momento, sono di danneggiamento e minacce aggravate dall'odio razziale.

Le proteste a Torre Maura

Le proteste in via dei Codirossoni sono iniziate nel primo pomeriggio di ieri, 2 aprile, con l'arrivo delle prime famiglie dal centro d'accoglienza di via Toraldo, e sono poi montate con il passare delle ore. Nella stradina alla periferia della città si sono radunate circa 300 persone che, sorvegliate dalla polizia in tenuta anti sommossa, hanno creato una sorta di barricate con i cassonetti dei rifiuti, posizionati al centro della strada, rovesciati o dati alle fiamme. Alcuni hanno poi bloccato la consegna dei pasti destinati al centro di accoglienza: i panini che dovevano esser consegnati sono caduti a terra e sono stati calpestati dai manifestanti, perché non potessero più essere dati ai rom. "Andate via" hanno urlato alcuni. "Basta con queste decisioni calate dall'alto" hanno protestato altri. Tra gli agitatori anche militanti e leader romani di CasaPound. "La storia insegna che i rom sono quelli che ti vengono a rubare dentro casa", dice un residente di Torre Maura ai microfoni di Sky TG24 (VIDEO).

Campidoglio: "Saranno ricollocati"

Da qui la decisione del Campidoglio di ricollocare le famiglie rom: "In merito al trasferimento di circa 60 persone rom dalla struttura di via Toraldo a quella di via dei Codirossoni, l'Ufficio speciale Rom sinti e camminanti ha deciso di ricollocare le persone presenti nella struttura presso altri centri d'accoglienza per persone fragili su tutto il territorio romano - ha fatto sapere il Comune - Le operazioni saranno curate dalla Sala operativa sociale a partire da stamattina e si concluderanno in sette giorni".

Raggi: "L'amministrazione deve tutelare la vita e l'incolumità delle persone"

Sul ricollocamento delle famiglie rom, Virginia Raggi ha poi spiegato: "Sono intervenuta per evitare che la situazione degenerasse. C'era un clima molto pesante, di odio". "Sono intervenuta per tutelare i tanti cittadini onesti di quel quartiere e i 33 bambini (del gruppo dei roma, ndr) che rischiavano la vita e l'incolumità personale - ha aggiunto - Dovere dell'amministrazione è quello di tutelare la vita e l'incolumità delle persone". "La Procura ha aperto un fascicolo proprio per odio razziale", ha concluso il sindaco, secondo cui “a Torre Maura c'è un clima molto pesante anche perché è stato gravato tanti anni da problematiche e pressioni sociali". Già ieri, dopo le proteste, il primo cittadino aveva ribadito che "su migranti e campi rom sto portando avanti quella che abbiamo chiamato la 'terza via': inflessibili con i delinquenti, accoglienti con le persone fragili. I bambini e le persone fragili devono essere aiutati. I delinquenti devono andare in carcere e ci devono restare. Non si può fare di tutta l'erba un fascio".