Dopo Amatrice, Sky Tg24 continua il suo viaggio nelle zone colpite dal terremoto di due anni e mezzo fa. 138 i comuni colpiti e 30 miliardi i danni stimati
138 comuni colpiti, 30 miliardi di danni
Due anni e mezzo fa la sequenza di scosse che sbriciolò parte dell’Appennino centrale. 138 comuni colpiti. 30 miliardi di danni. Ad oggi solo una casa su dieci è stata ricostruita, mentre la cosiddetta ricostruzione pesante (beni artistici, chiese, edifici pubblici, palazzi privati) non è mai partita. Si continua a demolire, si portano via macerie. Cambiano Governi e Commissari straordinari, cambia impostazione, cambia approccio alle linee di progettazione. Serve un piano unico e condiviso, altrimenti il futuro resta in bilico.
Il senso di abbandono
Il nostro viaggio ha toccato Umbria, Marche e Abruzzo. Abbiamo parlato con amministratori e gente comune. Da una parte la certezza dei ritardi, dall’altra il senso dell’abbandono. Molti luoghi non rinasceranno più. Altri attendono ancora soldi e certezze per avviare la ricostruzione. E così le economie sono ormai senza fiato, migliaia di giovani ricostruiscono vite altrove, i vecchi muoiono.
"Se i soldi non ci sono, devono dircelo"
Il sindaco di Tolentino è chiaro: “Se i soldi non ci sono debbono dircelo, almeno questo, lo si deve a popolazioni sofferenti”. Almeno questo. Un altro Primo cittadino, quello di Arquata del Tronto, ci stringe le mani mentre andiamo via: “Tornate – ci dice – perché se non tornate per noi sarà finita. Continuate a raccontare ciò che eravamo e ciò che vorremmo tornare a essere”.