Rita Pavone e il tweet su Greta Thunberg, poi le scuse: "Non sapevo avesse l'Asperger"

Cronaca

La cantante aveva paragonato l’attivista 16enne a un “personaggio da film horror”, scatenando polemiche in Rete. Dopo aver scoperto della sindrome di cui soffre, l'artista si è scusata ma si è detta indignata per le critiche ricevute

"Ho fatto una gaffe enorme perché non sapevo che avesse la sindrome di Asperger, nessuno l'ha mai detto in televisione”. Si scusa così Rita Pavone, dopo la polemica scatenata sui social da un suo tweet su Greta Thunberg, l'attivista sedicenne svedese che ha dato il via al movimento che ha portato allo sciopero per il clima in tutto il mondo. La cantante 73enne ieri ha infatti twittato: "Quella 'bimba' con le treccine che lotta per il cambio climatico, non so perché ma mi mette a disagio. Sembra un personaggio da film horror...". Poi sono arrivate le scuse. Ma oggi Pavone non ci sta a finire nella gogna mediatica: “Sono una persona perbene, non sono una carogna" (LE MANIFESTAZIONI FRIDAYS FOR FUTURE DEL 15 MARZO).

Le scuse e le risposte agli utenti

“Non direi mai una cosa così e trovo cattivo e orrendo che la gente aspetti un qualsiasi errore che tu fai nella vita per azzannarti come se fossero lupi”, si sfoga la cantante, definendo “gente malata” quella che la attacca. Tra le tante critiche ricevute, quella di aver “bullizzato una ragazzina” (a prescindere dalla sua sindrome), oltre a riferimenti all’aspetto fisico e all’età della cantante. “Ho solo detto che mi ricordava un personaggio e ho messo la foto del film dove c'è questa ragazzina che le assomiglia”, dice, scusandosi poi perché “non sapevo avesse un problema e non intendevo offendere”. Ma quello su cui torna a ribadire il proprio sconcerto, sono le polemiche sollevate sui social: “Cosa vogliono? Che mi impicchi o che mi che mi tagli le vene? Non pensavo di creare questo scompiglio, se qualcuno ha detto una battuta in più non l'ho detta io. È diventato un mondo di lupi". Su Twitter, Pavone ha risposto a quasi tutti i commenti lasciati dagli indignati utenti, sollevando ulteriore dibattito, e ha raccolto invece il sostegno dell’economista della Lega Alberto Bagnai.

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