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8 marzo, bufera sulla Lega di Crotone: "Il ruolo naturale della donna è in famiglia"

Cronaca

La sezione giovani Lega per Salvini Premier ha pubblicato sui social un manifesto contro chi “offende le donne” e in cui si condannano quote rosa, utero in affitto e atteggiamenti rancorosi verso l'uomo. Salvini: "Non lo condivido". Il post è stato poi rimosso

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Chi "contrasta culturalmente il ruolo naturale della donna volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia, offende la sua dignità”. È questo uno dei sei punti elencati dai Giovani della Lega Salvini Premier di Crotone su un volantino creato in occasione dell'8 marzo e pubblicato sul proprio profilo Facebook. Vengono condannati nel manifesto leghista anche le quote rosa, l'utero in affitto, gli atteggiamenti che suscitano un atteggiamento rancoroso verso l'uomo e che osteggiano il ruolo della donna a sostegno della famiglia. "Non ne sapevo niente e non ne condivido alcuni contenuti. Lavoro per la piena parità di diritti e doveri per uomini e donne, per mamme e papà", è il commento del leader leghista, Matteo Salvini.  Successivamente, il post è stato rimosso. Giancarlo Cerrelli, segretario della Lega a Crotone e autore del volantino che ha suscitato polemiche, si difende: "Non so quali sono i punti in cui il nostro segretario è in disaccordo: sono stato frainteso, probabilmente si tratta dell'interpretazione che questo volantino porta. Io sono a favore della parità di diritti di donne e uomini ma critico l’autodeterminazione assoluta, senza limiti, sostenuta dal femminismo”. (PERCHÈ SI FESTEGGIA L'8 MARZO - PERCHÈ SI REGALANO LE MIMOSE)

Identikit di chi denigra la donna

Sei i punti elencati sul volantino considerati offensivi del ruolo della donna. Tra questi: la pratica dell'utero in affitto, le quote rosa di cui la donna avrebbe bisogno "per dimostrare il proprio valore", una cultura politica che rivendicando una sempre più marcata autodeterminazione della donna "suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell'uomo"; il contrasto al "ruolo naturale della donna volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia".

Sotto accusa anche le proposte di legge "neo-linguistiche" che sostituiscono le parole "mamma" e "papà" con "genitore 1" e "genitore  2"; e le presunte strumentalizzazioni della donna "per finalità meramente ideologiche" al solo scopo "di fare la rivoluzione", nella  convinzione che la donna abbia "una grande missione sociale da  compiere per il futuro e la sopravvivenza della nazione".

Dal MinCulPop all’Inquisizione

Il volantino, che sarà distribuito l'8 marzo ai militanti della Lega, non è passato inosservato. "La Lega nostrana ci ha illuminati sul ruolo della donna nella società sovranista del 2019. Una donna che sembra uscita da qualche manuale in gran rispolvero del MinCulPop”, è il commento di un utente. Oltre a riferimenti all’epoca mussoliniana, c’è chi torna anche più indietro: “Dai, per essere il 1321 dopo Cristo mi pare che siate ben lanciati verso il progresso”, è l’ironico messaggio di qualcuno. E un altro aggiunge: "Una descrizione del ruolo della donna che nemmeno la Santa Inquisizione avrebbe saputo tratteggiare”.

Le reazioni

Le critiche al volantino arrivano anche dal mondo politico. "Il volantino è scioccante e ci riporta indietro di decenni", è il commento delle ministre del M5S Elisabetta Trenta, Giulia Grillo e Barbara Lezzi. "Care amiche, volete tornare nel chiuso delle vostre case? Volete rinunciare alle vostre ambizioni, al vostro lavoro, alla vostra libertà? Ora sapete chi potete scegliere: la Lega di Salvini”, aggiunge dall’opposizione il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. "Mi auguro sia uno scherzo di cattivo gusto", scrive su Facebook Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Pd.