In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Scuola: corso di esorcismo rimosso da portale Sofia, non è per docenti

Cronaca

Lo ha comunicato l’Ateneo pontificio Regina Apostolorum, dopo la polemica esplosa nei giorni scorsi, spiegando che si è trattato di un errore e precisando che si terrà comunque regolarmente presso la sede dell’Università

Condividi:

L'ateneo pontificio Regina Apostolorum ha reso noto che il "Corso su esorcismo e preghiera di liberazione non è dedicato ad insegnanti di scuola di primo e secondo grado pertanto è stato rimosso dal portale di Sofia", la piattaforma di formazione per professori. Il corso era stato ieri al centro di polemiche politiche relative all’opportunità di inserire un argomento così particolare nella formazione dei docenti. L'ateneo precisa che il corso si terrà regolarmente dal 6 all'11 maggio presso la sede dell’università pontificia. “Quindi le proteste nei confronti di questa vicenda erano giuste - scrive il deputato di Leu Nicola Fratoianni su Twitter - mentre erano completamente immotivate e ridicole le giustificazioni portate dagli uffici del ministro dell’Istruzione”. “Rimane comunque un fatto grave e il ministro dovrà rispondere a interrogazione in Parlamento”, aggiunge.

Il corso sul sito del Miur

Era stato Fratoianni a denunciare ieri la presenza del corso sul sito del Miur: era raggiungibile tramite la piattaforma Sofia, con cui il ministero dell'Istruzione mette a disposizione degli insegnanti tutte le iniziative formative organizzate da associazioni o enti accreditati. Prevedeva, al costo di 400 euro a docente, “un'attenta ricerca accademica e interdisciplinare sull'esorcismo e la preghiera di liberazione”. Fonti del ministero dell'Istruzione avevano da subito precisato che si trattava di un "corso organizzato da un ente esterno, non dal Miur". Ovvero l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, “soggetto che, in quanto Università, è accreditato automaticamente ai sensi della direttiva 170/2016”. Resta ora da capire perché il corso, visto che non era fruibile dagli insegnanti, fosse stato inserito nella piattaforma.