Di Battista ammette: "Lavoratore in nero nella ditta di mio padre. Mi sono arrabbiato"

Cronaca
Di Battista durante la diretta Facebook

L'esponente M5s anticipa su Facebook un'inchiesta delle Iene e svela che nell'azienda del papà, in difficoltà economiche, c'è un dipendente senza contratto. E aggiunge: "Comprendo ma non giustifico. Non si fa, e poi a noi fanno le pulci su tutto"

Alessandro Di Battista si definisce “arrabbiato” con il padre perché, avvicinato dalla trasmissione televisiva Le Iene, ha affermato che nella piccola azienda di famiglia c'è "un lavoratore in nero”. A raccontarlo è stato lo stesso esponente del M5s in una diretta Facebook. “È una cosa che mi ha detto mio padre qualche giorno fa – spiega Di Battista -. Mi sono incazzato, in primis perché è una cosa profondamente sbagliata. Mi sono arrabbiato a morte, perché non si fa e perché a noi fanno le pulci su tutto. Specialmente ora che sto tornando a dare una mano al M5S, e sto portando avanti certi temi come il "no" alla Tav", afferma l’esponente M5s.

"Comprendo, ma non giustifico"

Il racconto di Di Battista prosegue: "Lui mi ha spiegato che questa persona ogni tanto viene a dare ad una mano, e che la cosa è dovuta ad una fase difficile dell'azienda". Poi l'ex deputato sottolinea: "Comprendo, ma non lo giustifico". "La prima e l'ultima cosa che voglio fare è dare una mano perché questa persona venga regolarizzata", aggiunge Di Battista.

I problemi dell'azienda di famiglia

Dell'azienda di famiglia aveva parlato un'inchiesta del quotidiano Il Giornale, secondo cui la ditta avrebbe circa 400mila euro di debiti tra dipendenti, banche, fornitori e debiti tributari. Di Battista non aveva negato le difficoltà e aveva però invitato il quotidiano a “fare altre decine di migliaia di visure camerali ad altrettante PMI per scoprire la situazione delle piccole imprese italiane”. E aveva messo sotto accusa "il carico fiscale enorme a cui sono sottoposte aziende".

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