Si è spento all'età di 78 anni Armin Loacker, figlio di Alfons ed erede di una delle pasticcerie più famose del mondo. I dolci dell'azienda sono diventati un prodotto globale, venduto in 100 Paesi del mondo
Il boom dei wafer, dei quadratini e degli snack del cioccolato, in tutto il mondo è stato merito di Armin Loacker. Il "re dei wafer" è morto a Bolzano all'età di 78 anni. L'espansione dei famosi prodotti Loacker, dai wafer alle praline di cioccolato nero o bianco, lo si deve ad Armin e a sua sorella Christine: oggi questi prodotti sono diventati un prodotto globale, venduto in 100 Paesi del mondo.
Loacker: la sua storia
L'impero Loacker nacque nel 1925 nel centro storico di Bolzano. A crearla fu il pasticcere austriaco Alfons Loacker, che ne capoluogo dell'Alto Adige, per la precisione in piazza Domenicani, aprì un piccolo negozio con due aiutanti. Fu lui il primo a produrre i wafer, utilizzando solo materie prime naturali. Nel corso del tempo la sede bolzanina divenne troppo piccola e nel 1974 ci fu il passaggio da piccola pasticceria regionale a realtà industriale, ma staccata dalla zona dedicata a Bolzano. Alfons scelse l'altopiano del Renon, nel cuore delle Dolomiti, per rispettare il suo motto: un prodotto naturale si produce in un ambiente naturale. Abbiamo quindi bisogno di aria sana, acqua pulita e delle montagne".
I numeri di Loacker
Il mondo Loacker oggi conta due stabilimenti, ad Auna di Sotto sul Renon e ad Heinfels nel Tirolo Orientale (Austria): qui vengono prodotti i dolcetti con soli ingredienti naturali, quindi senza coloranti né conservanti. Il gruppo comprende anche sette Loacker Stores. A guidare l'impresa i figli del fondatore, Alfons: oltre ad Armin, Andreas e Martin, entrambi figli del fondatore, e il nipote Ulrich Zuenelli. Secondo gli ultimi dati riguardanti l'azienda altoatesina, Loacker conta 1.038 collaboratori, 335,4 milioni di fatturato complessivo, 876 milioni di pezzi prodotti per un totale di 36.159 tonnellate di dolcetti venduti. Di questi, il 30% acquistato in Italia e il 70% all'estero. Dopo l'Italia, primo tra i paesi consumatori, c'è l'Arabia Saudita seguita dalla Coresa del Sud, Israele, Cina, Stati Uniti, Emirati Arabi e Australia. In Europa, dopo il nostro Paese, si piazza la Germania, al decimo posto nella classifica globale.