In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Cesare Battisti, gli agenti che lo hanno catturato a Sky tg24: "Era stanco e rassegnato"

Cronaca

Due poliziotti che hanno partecipato alle fasi dell’arresto e del trasferimento in Italia raccontano che l’ex latitante era “provato” ma “non disperato”. La cattura è stata possibile grazie alla “sintonia con la polizia boliviana”, spiegano

Condividi:

Un uomo “provato”, “stanco”, “rassegnato ma non disperato”. Cesare Battisti (CHI È) viene descritto così da due agenti che lo hanno catturato e che, intervistati da Sky TG24, ricordano i momenti dell’arresto e del trasporto in Italia. “Appariva un uomo provato dal lungo periodo di fuga. Ha concepito la cattura quasi come una liberazione. Non ce la faceva più, insomma, a continuare a scappare. Era stanco”, racconta il primo agente.  

La sintonia con la polizia della Bolivia

Il secondo poliziotto definisce il proprio coinvolgimento professionale come “un’esperienza umana meravigliosa, soprattutto perché si è creata sintonia con gli ufficiali della polizia boliviana”. Grazie a questa sintonia, spiega, è stato possibile fare un lavoro simile a quello sul territorio nazionale. “Un lavoro porta a porta, di ricerca nei vari alberghi in cui poteva essere stato, con l’acquisizione di immagini di telecamere che potevano averlo ripreso anche casualmente e la verifica e il riscontro di segnalazioni che arrivavano a seguito della diffusione, da parte dell’Interpol, delle sue fotografie”, racconta. Segnalazioni che hanno portato anche a false piste, fino all’individuazione del latitante.

“Le manette non erano necessarie”

Quando gli si chiede il perché Battisti non indossasse manette al suo arrivo a Ciampino (FOTO), l’agente risponde: “Non ce n'era bisogno. Non c’è stata nessuna reazione, c’è stato un atteggiamento di rassegnazione tranquilla, non di disperazione. Gli abbiamo dato un giubbotto per coprirsi, perché in Italia la temperatura era diversa. Non si è presentata nessuna problematica legata alla sicurezza tale da dover mettere le manette - ha spiegato - In quella fase non era corretto”.