Le urla, i bambini spaventati, la sinergia tra forze dell'ordine e i cittadini per mettere in salvo le persone. Il racconto del primo cittadino di Melissa, nel Crotonese, dove nella notte è avvenuto lo sbarco di 51 persone curde
"La cosa che mi ha colpito di più sono state le mamme, che gridavano e imploravano aiuto, soprattutto per i loro figli".
Con la voce rotta dall'emozione, Gino Murgi, sindaco di Melissa, nel Crotonese, racconta le fasi concitate del salvataggio di 51 migranti a bordo di una barca a vela che nel cuore della notte si era incagliata a pochi metri dalla spiaggia di un hotel. Il primo cittadino viene allertato dai proprietari della struttura. Quando arriva sul posto, si rende conto che bisogna agire in fretta. Fa freddo, piove, c’è in ballo la vita di decine di persone. "Noto un pattino in dotazione all'albergo - aggiunge il sindaco - e con quello iniziamo a fare la spola con la barca a vela. Mettiamo in sicurezza prima le donne e i bambini. E' stata una bella pagina di solidarietà - conclude Murgi - assieme all’impegno di tutte le forze dell'ordine ho visto molti cittadini togliersi il proprio giubbino per poter riscaldare quelle persone”.