Riace, chiusa inchiesta su Mimmo Lucano: è accusato anche di associazione a delinquere

Cronaca
Il sindaco di Riace Domenico "Mimmo" Lucano (Ansa)

La Procura indaga sul sindaco sospeso e altre 30 persone per presunte irregolarità nella gestione dell'accoglienza dei migranti. Rispetto alla richiesta d’arresto non accolta dal gip, contestati reati più gravi. "Sono tranquillo", commenta il primo cittadino

La Procura di Locri ha chiuso le indagini nei confronti del sindaco sospeso di Riace Mimmo Lucano (CHI È) e altre 30 persone nell'inchiesta su presunte irregolarità nella gestione dell'accoglienza dei migranti nel comune della Locride. Lo scrive la Gazzetta del Sud. La Procura, tra i vari reati, contesta a Lucano anche quello di associazione per delinquere. "Sono tranquillo", il commento del primo cittadino.

L'arresto e le accuse

Lucano il 2 ottobre scorso era stato posto agli arresti domiciliari, poi revocati e sostituiti dal divieto di dimora a Riace, con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e illeciti nell'affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. Nell'avviso di conclusione indagini, tuttavia, gli vengono contestati reati più gravi per i quali il gip non aveva accolto la richiesta d'arresto: associazione per delinquere, truffa, falso, concorso in corruzione, abuso d'ufficio e malversazione.

Lucano: "Sono tranquillo, mi auguro prevalga coscienza"

Intervistato dall’Ansa, il primo cittadino di Riace si è detto non preoccupato: "Sono tranquillo con la mia coscienza perché non ho fatto niente – ha commentato – anzi ho cercato di aiutare umanamente e non mi sono approfittato di nulla neanche sul piano economico. Non ho proprietà né conti correnti, come ho detto sin dal primo momento. Dopo tanto tempo hanno potuto verificare tutto su di me. Mi auguro che prevalga la coscienza". "Gli avvocati – ha aggiunto Lucano – mi hanno detto che è un fatto normale anzi è positivo perché hanno chiuso e vuol dire che non ci sono altre cose e che quelli sono i capi di imputazione. Tutti gli accusati dicono che sono innocenti, è un fatto automatico quindi mi sembra talmente scontato che non lo voglio nemmeno dire. C'è chi ci giudica e sapranno loro cosa fare".

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