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Natale 2018, aumentano i menù anticrisi ma saranno più cari

Cronaca
Anche i menu anticrisi costeranno di più: i dati di Federconsumatori (Foto: Archivio Fotogramma)

Secondo l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la spesa media per il cibo aumenterà sia per la cena della Vigilia che per quella di San Silvestro

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Nonostante vengano definiti menù "anticrisi", quest'anno costeranno di più. Secondo i dati diffusi dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori per preparare una cena per la Vigilia di Natale in economia, si spenderà lo 0,6% in più rispetto al 2017, mentre per il Cenone di Capodanno la percentuale sale a +2,1%.

24 dicembre: menu anticrisi e classico

I dati sono il frutto della ricerca in cui sono stati considerati i costi di due tipologie di menù, sia per la cena del 24 dicembre sia per quella del 31. La spesa media per il menù "classico" del cenone di Natale, sarà di 34,34 euro a persona, pari a 206,04 euro per una famiglia di sei persone (due genitori, due figli e due nonni). Un dato che segna un incremento del +1,3% rispetto allo scorso anno. Per il menu "anticrisi" da Vigilia di Natale, la cifra si attesterà a quota 16,42 euro a persona, per una spesa di 98,52 euro a famiglia (il 52% in meno rispetto all'opzione classica). Su questo dato, l'aumento sarà del +0,6% nel confronto con il 2017.

31 dicembre: menù anticrisi e classico

Per il cenone di San Silvestro, il menù classico costerà 42,99 euro a persona, pari a 257,94 (+0,9% rispetto al 2017) per una famiglia di sei persone. L'opzione "anticrisi", invece, richiederà una spesa inferiore del 39%: si spenderanno 26,33 euro a testa, quindi 157,98 euro per una famiglia di sei persone (dato in aumento del +2,1% rispetto al 2017).

Cosa faranno le famiglie italiane

Se la Vigilia di Natale si trascorre con i parenti tra le mura domestiche, il Capodanno vedrà una famiglia su sei cenare fuori casa. A prescindere dal menù, Federconsumatori invita gli italiani ad approfittare di occasioni e promozioni proposte in questi giorni dagli esercizi commerciali. Si invita comunque alla cautela: il risparmio non deve danneggiare la qualità e la sicurezza a tavola. Quindi l'organizzazione raccomanda il controllo di date di scadenza ed etichette, per evitare di acquistare prodotti contraffatti.