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Maestre tolgono il nome di Gesù dalla canzone di Natale, bimba si ribella e vince

Cronaca

Le maestre di una scuola elementare tra Venezia e Padova chiedono di cancellare una strofa per non offendere i bambini non cattolici. Alunna di 10 anni raccoglie le firme e ottiene che nella recita natalizia il brano venga cantato nella versione originale

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"Su, brindiamo! Festeggiamo! Questo è il giorno di Gesù" ripete la strofa della canzoncina "Buon Natale in allegria" che ha rischiato di innescare un nuovo 'caso' in Veneto. La situazione si è conclusa con l'azione di una bambina di 10 anni della quinta elementare di una scuola della Riviera del Brenta, in provincia di Venezia.

La scelta delle maestre

Da alcune settimane la piccola insieme ai suoi compagni si stava preparando per la recita delle feste davanti a tutti i genitori. Quest'anno però le maestre hanno pensato di omettere la frase dedicata a Gesù per non offendere la sensibilità degli scolari di religione musulmana che, insieme ai loro familiari, vi avrebbero assistito. "Sono molti i bambini non cattolici sia nella classe di mia figlia - racconta la madre - che nell'intera scuola primaria". Una decisione che la piccola non ha preso di buon grado. All'insaputa della madre, la ragazzina prima ha minacciato di scrivere personalmente una lettera di protesta alla preside, poi ha coinvolto i compagni di classe.

La petizione dell'alunna

A tutti ha chiesto di firmare una petizione per la reintroduzione del nome di Gesù nella canzoncina originale da consegnare alle maestre per far sapere cosa ne pensavano gli alunni. Il foglio è stato passato di mano in mano da un banco all'altro e nel giro di poche ore è stato firmato da moltissimi allievi, compresi alcuni bimbi musulmani. Ottenuto il consenso quasi plebiscitario dei vicini di banco la bambina ha consegnato il foglio alle maestre. "Le insegnanti alla fine si sono arrese e accordate - spiega con soddisfazione la mamma - per mantenere la strofa su Gesù".

Presepi nelle scuole

La storia viene raccontata proprio nel giorno in cui viene reso noto che sono state oltre 500 le richieste giunte alla Regione da parte delle scuole del Veneto per finanziare con 50mila euro l'allestimento dei presepi. Una linea sposata anche dal titolare del Miur, il ministro Marco Bussetti: i presepi nelle scuole in occasione del Natale, ha ripetuto nel corso di un incontro con la Fidae, "fanno parte della nostra identità".