La società ha firmato, insieme a Cassa depositi e prestiti, Fs Italia, Snam e Terna, un protocollo per realizzare un ponte in acciaio sul Polcevera e sostenere il potenziamento infrastrutturale del cantiere di Sestri Ponente. La bozza strutturale arriverà il 26 novembre
Fincantieri è al lavoro per presentare, il 26 novembre prossimo, il progetto per il nuovo viadotto autostradale sul torrente Polcevera, a Genova, che andrà a sostituire il ponte Morandi. Vertici della società e tecnici stanno discutendo le possibili partnership per costituire un'associazione temporanea d'impresa (Ati) e, secondo quanto si apprende, Fincantieri si occuperebbe della sola costruzione in acciaio mentre i partner realizzerebbero le opere edili. Fincantieri ha firmato un protocollo d'intesa con Cassa depositi e prestiti, gruppo Fs Italia, Snam e Terna e i commissari per l'emergenza, Giovanni Toti, e per la ricostruzione. Marco Bucci, per il supporto "alla città di Genova e all'area metropolitana, duramente colpite dal crollo del Ponte Morandi".
La soddisfazione dei commissari
Le cinque società hanno sottoscritto il protocollo d'intesa per "sostenere in modo concreto la ripresa economica della città e del suo territorio”, sottolineano nella nota congiunta. "Il protocollo è un passo importante per aiutare Genova a ripristinare il più possibile condizioni di normalità”, ha commentato Toti, ricordando come dopo il crollo la Regione e Cdp abbiano collaborato per dare una risposta immediata sul fronte degli alloggi. Anche Bucci si è detto molto soddisfatto e grato per il contributo.
Gli interventi elencati
Tra i punti elencati nel documento, il supporto finanziario agli enti pubblici e alle infrastrutture, supporto a imprese e famiglie e soluzioni per l'emergenza abitativa. Ad esempio, Cdp ha offerto la propria disponibilità ad intervenire a favore degli enti territoriali dell'area colpita, a partire dalla già avvenuta sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti in scadenza negli anni 2018 e 2019. Le società metteranno inoltre a disposizione le proprie competenze per rafforzare le aree portuali e del sistema di trasporto locale. Sul versante delle soluzioni per l'emergenza abitativa, Cdp ha messo a disposizione delle famiglie un immobile di proprietà, denominato “Palazzina ex Casa delle Infermiere”. Con 2.200 mq di superfice e suddiviso in 40 appartamenti arredati, l'edificio è in grado di accogliere oltre 100 persone. Quanto alle imprese e alle famiglie, verrà proposto l'avvio di azioni di supporto, come finanziamenti (anche coinvolgendo il sistema bancario) per ripristinare il patrimonio privato e delle attività economiche colpite, in modo da favorirne il rilancio.