Tap, Di Maio: "Opera non strategica, ma è blindata"

Cronaca
(Ansa)

Il vicepremier, a Marcianise, a un evento di Fs: “Il risarcimento è più alto di 20 miliardi. Se fossimo andati al governo nel 2013 non si sarebbe fatta”. Renzi: "Ha perso la faccia, non è vero che ci sono queste penali"

“Quelli di prima hanno fatto in modo da blindare un’opera che per me non è strategica. Il Tap (COSA E') resta un’opera che per me si poteva benissimo evitare”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio a margine di un evento di Fs a Marcianise (Caserta), dopo le proteste di ieri contro il M5s a Melendugno. Ma il gasdotto tra Azeirbagian e Puglia va ormai fatto, secondo Di Maio, perché l’ammontare delle penali da pagare in caso di mancato rispetto degli accordi “è anche più alto di 20 miliardi”.

“Tap voluto da altri governi”

“Noi ci siamo battuti contro quest'opera. Se fossimo andati al Governo nel 2013, quest’opera non si sarebbe fatta, ci siamo arrivati nel 2018 dopo che il Pd e i governi precedenti hanno fatto accordi internazionali e firmato accordi con il Tap e questo genera una serie di miliardi di euro da sborsare che oggi lo Stato italiano non si può permettere”, aggiunge Di Maio.

"Fatto studio costi-benefici"

“Quando abbiamo fatto il contratto di governo abbiamo detto che il Tap sarebbe rientrato in uno studio costi-benefici”, spiega il ministro dello Sviluppo economico, provando a rispondere ai No Tap e ai malumori interni al M5s. “Abbiamo considerato che avremmo dovuto sborsare più di 20 miliardi che sono più di reddito cittadinanza e quota 100 messi insieme - aggiunge - ed è logico che ai cittadini abbiamo dovuto dire la verità”.

Renzi: "Di Maio ha perso la faccia, non ci sono penali"

Sulla vicenda Tap "noi abbiamo perso le elezioni, l'Italia ha perso tempo, Di Maio ha perso la faccia". Lo scrive nella e-news agli iscritti del Pd Matteo Renzi. "Il Governo ha giustamente dato il via libera al Tap - scrive Renzi - quell'opera pubblica che noi abbiamo sempre difeso, prendendoci insulti in Puglia da parte di molti (tutti i Cinque Stelle, molti purtroppo anche Pd). Come per Ilva, tuttavia, si va avanti. Anche lì: prima ci hanno insultato e poi hanno proseguito sulla nostra strada. Per giustificare la Retromarcia al Popolo - insiste Renzi - Conte e Di Maio hanno detto che ci sono penali per 20 miliardi di euro da pagare. Affermo qui pubblicamente che il Premier e il VicePremier stanno mentendo. È falso. Non ci sono penali da 20 miliardi di euro da pagare per il Tap. Hanno sbagliato dossier: quello con la penale è il contratto di Autostrade, non il Tap".

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