Non arriverà prima di settembre 2019 il verdetto della Corte sull'aiuto al suicidio, che prende spunto dalla vicenda di Marco Cappato, leader dell'associazione Luca Coscioni che accompagnò in Svizzera a morire Fabiano Antoniani e che commenta: "Risultato straordinario"
La Corte costituzionale ha chiesto alle Camere di intervenire sul suicidio assistito, rinviando la decisione sul caso di Dj Fabo a settembre 2019. “L'attuale assetto normativo sul fine vita lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione e da bilanciare con altri beni costituzionalmente rilevanti. Per consentire in primo luogo al Parlamento di intervenire con un'appropriata disciplina, la Corte Costituzionale ha deciso di rinviare la trattazione della questione di costituzionalità dell'articolo 580 codice penale, sull'aiuto al suicidio, all'udienza del 24 settembre 2019”, ha reso noto la Corte.
Cappato: "Risultato straordinario"
"La Corte ha riconosciuto le nostre ragioni", ha commentato Marco Cappato. Il Parlamento, ha aggiunto, ha "un anno di tempo per fare ciò che chiedevamo da 5 anni. È un risultato straordinario. Ha la strada spianata per affrontare finalmente il tema e per discutere la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per l'eutanasia legale”. Anche Filomena Gallo, uno dei legali del caso Cappato-Dj Fabo e segretario dell'associazione Coscioni, ha parlato di “decisione storica”. “A mia memoria – ha aggiunto – non ha precedenti, perché non si limita a un monito al Parlamento, ma dà un monito con termine, indicando una data entro cui deve legiferare”.
Fico: "Occasione importante per il Parlamento"
Dopo le parole della Consulta è intervenuto anche il presidente della Camera Roberto Fico. "La decisione è un'occasione importante per il Parlamento. Serve più che mai adesso aprire il dibattito su un argomento delicato rispetto al quale ci deve essere attenzione e sensibilità. La politica affronti il tema", ha scritto su Twitter. Il procuratore aggiunto milanese Tiziana Siciliano, invece, ha commentato: "La Corte costituzionale sembra confermare appieno le valutazioni con cui la Procura di Milano aveva sottolineato come l'attuale normativa non consentisse un adeguato bilanciamento degli interessi costituzionalmente protetti".
La vicenda
La vicenda alla base della decisione attesa è quella di dj Fabo che il leader dell'associazione “Luca Coscioni”, Marco Cappato, ha accompagnato in Svizzera a morire. Rimasto tetraplegico in seguito a un incidente stradale, Fabiano Antoniani, dopo una lunga agonia, ha deciso di morire con il suicidio assistito in una clinica svizzera il 27 febbraio del 2017. Con lui c’era Marco Cappato. È stato lui stesso ad autodenunciarsi, dando il via all’iter processuale, anche per sollevare con più forza la questione in Italia. E il processo, infatti, è arrivato fino alla Consulta.