Stuprano 12enne a Castellammare, liberi 3 minorenni. Ora in comunità

Cronaca
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Dopo tre mesi di detenzione, i tre minorenni che hanno violentato una ragazzina lasciano il carcere: sono stati trasferiti in una comunità di recupero. I legali chiedono la "messa alla prova". La famiglia della vittima, per la vergogna, si trasferisce al Nord

I tre minorenni che lo scorso aprile hanno violentato una ragazzina di 12 anni nella periferia di Castellammare, nel Napoletano, hanno lasciato il carcere. Dopo tre mesi di detenzione sono stati trasferiti in una comunità di recupero. "Hanno manifestato la volontà di studiare e lavorare", affermano i loro legali che chiedono la messa alla prova, l’istituto previsto dal codice minorile che prevede la sospensione del processo e l’estinzione del reato in caso di esito positivo del percorso di rieducazione. 

"Hanno chiesto scusa alla vittima"

Secondo Repubblica e Corriere della Sera, i giudici avrebbero ritenuto affievolite le esigenze cautelari a carico dei ragazzini che hanno tra i 14 e i 16 anni alla luce del percorso effettuato con educatori e psicologi durante il periodo trascorso in cella e anche in considerazione dell’incidente probatorio nel corso del quale tutti e tre hanno ammesso i fatti e chiesto scusa alla vittima.

Richiesta la "messa alla prova"

Come afferma anche il quotidiano Metropolis, i giudici hanno disposto la misura del collocamento in comunità per i tre indagati. Due di loro avevano già lasciato il carcere a luglio ed erano agli arresti domiciliari, il terzo è uscito soltanto un paio di giorni fa. I tre attenderanno in una comunità per minori la celebrazione del processo a loro carico, fissato per novembre. La prima udienza del processo, che si celebrerà con rito abbreviato, è fissata per il 27 novembre. Appresa la notizia, la famiglia della vittima ha deciso di trasferirsi al Nord.

La vicenda

La 12enne ha deciso di denunciare gli abusi dopo un mese di silenzio perché convinta da insegnanti e genitori: docenti e familiari, preoccupati per le sue condizioni emotive visibilmente alterate, erano riusciti dopo molte insistenze a farsi raccontare l'accaduto. La vittima ha raccontato di aver accettato un invito a fare un giro in motorino con un ragazzo, il più grande dei tre. Una volta insieme, lui l'ha portata in un luogo appartato, in campagna, e lì sono avvenuti gli abusi anche da parte di altri due adolescenti.

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