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Sant'Anna di Stazzema, un ostello per la pace nel luogo dell'eccidio

Cronaca
Il memoriale per le vittime dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, compiuto il 12 agosto 1944 (Foto: Archivio Getty)

Enrico Pieri, sopravvissuto al massacro nazista, ha deciso di donare al Comune la casa dove è stata sterminata la sua famiglia. Fino a 30 i posti letto disponibili, finanziamenti dalla Germania

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Un ostello della gioventù in uno dei luoghi simbolo della barbarie nazista. Sorgerà a Sant'Anna di Stazzema dove le SS sterminarono 560 persone. L'ostello sorgerà in una delle case oggetto dello sterminio e la struttura si chiamerà "Ostello della pace". Enrico Pieri, sopravvissuto all'eccidio del 1944 (LA STORIA), ha donato la sua casa al Comune, che, grazie anche a finanziamenti in arrivo dalla Germania, potrà completare i lavori.

La storia di Enrico Pieri

Come riporta il quotidiano Il Tirreno, Enrico Pieri è uno dei pochi sopravvissuti all'eccidio di Sant'Anna di Stazzema del 12 agosto 1944. Riuscì a nascondersi in un sottoscala e poi fuggì tra i campi, mentre gli agenti delle SS sterminavano la sua famiglia. Ha deciso di donare la casa in cui è avvenuto il massacro al Comune, per costruire un ostello della gioventù. Dopo la donazione, il sindaco Maurizio Verona si è mosso per trovare i finanziamenti e sembra essere riuscito nel suo proposito. "È un’emozione enorme. Adesso ho unico sogno: vedere quell’ostello finito", ha commentato Pieri al quotidiano toscano: "Voglio lasciare qualcosa quando me ne andrò e vorrei lasciarlo ai giovani, affinché vengano a capire cosa è successo qui". L'idea di costruire un ostello nella casa dell'eccidio era un'idea coltivata da anni, ma la donazione al comune si è concretizzata solo a marzo del 2018.

Il contributo della Germania

Il costo per la realizzazione dell’ostello si aggira, secondo una prima stima del Comune, attorno agli 800mila euro. I soldi arriveranno dalla Germania, il sindaco ha ottenuto l'ok di Angela Merkel in persona: "La vostra iniziativa è degna di nota e commemora i crimini commessi in passato e dovrebbe essere dedicata alla promozione del rapporto tra i giovani in Europa", le parole dell'ufficio della cancelliera. "L’ambasciata tedesca si è impegnata a finanziarlo tutto. Spero che si concretizzi veramente e che non siano i soliti proclami. Io sono forse un sognatore e avrei potuto anche lanciare una raccolta fondi internazionale", ha commentato il primo cittadino di Stazzema. L'immobile donato è la porzione di una vecchia palazzina di tre piani in località "I Franchi", che potrebbe accogliere fino a 30 persone.