Tra le vittime anche 3 bambini. Si continua a scavare tra le macerie. Di Maio e Salvini: "Revoca della concessione ad Autostrade". Toninelli: "I vertici si devono dimettere. La procura: "Non è stata una fatalità". Lutto cittadino nel capoluogo ligure. GLI AGGIORNAMENTI
Cinque le vittime piemontesi, una donna è dispersa
Sono cinque i piemontesi che hanno perso la vita nel crollo del ponte Morandi a Genova. Si tratta di un'intera famiglia di Pinerolo partita dal Piemonte per andare in vacanza e di un uomo di Arquata, nell'Alessandrino. La moglie di quest'ultimo risulta ancora dispersa. La famiglia di Pinerolo era composta da Andrea Vittone, 49 anni, sua moglie Claudia Possetti, 48 anni, e i figli della donna Manuele e Camilla Bellasio, di 16 e 12 anni.
Crollo Genova, ad Agrigento un altro "ponte Morandi"
Polizia acquisirà contratto di servizio
Nelle prossime ore la squadra di polizia giudiziaria che effettua le indagini su mandato della procura sul crollo del ponte Morandi, potrebbero acquisire la documentazione inerente al contratto di servizio che impegna Autostrade per la manutenzione del ponte. Ad essere acquisiti saranno tutti i documenti progettuali e non che ineriscono alle autorizzazioni e manutenzioni effettuate sul Ponte Morandi. Intanto, rilievi fotografici e non si stanno svolgendo nel luogo del crollo per preservare le prove senza inficiare l'opera, tuttora in corso, dei soccorritori.
Grillo: rivalutare tutte le grandi opere
"Contemplando questo orrore sono ancora più convinto che le grandi opere pubbliche dalla carta al mondo reale devono essere riviste: tutte. La concessione a operatori così dissennati della nostra viabilità va revocata e restituita allo stato!". Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo. Il ponte Morandi, afferma, "era una grande opera pubblica. La motivazione a rivalutare tutti questi mostri potenziali è ancora più forte oggi. Revisionare queste mangiatoie, rivalutare anche i gioielli che alla gente devono restare", aggiunge.
Ecco com'è crollato il Ponte Morandi: la ricostruzione grafica
632 sfollati, ipotesi alloggi edilizia pubblica
Sono 632 gli sfollati a causa del crollo del ponte Morandi, a Genova. Lo rende noto la Regione Liguria. Risultano 311 le famiglie che hanno dovuto abbandonare la propria casa, perché minacciata da possibili cedimenti. Una sparuta parte, circa una decina, si trova al centro civico Buranello, adibito a centro di accoglienza. La maggior parte ha trovato ospitalità presso parenti e amici. Gli uffici servizi sociali del Comune stanno lavorando per trovare spazi per queste persone che, come ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci, rischiano di non rientrare nelle loro abitazioni per molto tempo. Inoltre, sempre il primo cittadino, ha sottolineato che alcune delle abitazioni a ridosso del ponte crollato rischiano di essere abbattute. L'ipotesi concreta che stanno valutando gli assessori regionale e comunale alle politiche abitative è che gli sfollati possano essere alloggiati in futuro in alloggi di proprietà del Comune di Genova da rimettere a posto.
In stato di shock il camionista che si è fermato prima del crollo
Il direttore generale dei supermercati Basko ha diffuso un comunicato stampa per parlare delle condizioni dell’autista del camion scampato al crollo del Ponte Morandi. “E’ un uomo di 37 anni, italiano, sposato con figli. Stava rientrando da un giro di consegne per i nostri supermercati Basko della riviera di Ponente ed era diretto verso la nostra piattaforma logistica di Genova Bolzaneto”, ha dichiarato Giovanni D’Alessandro. Che ha poi aggiunto: “L’autista ha dichiarato ai soccorritori ‘Ho visto crollare la strada davanti a me, con tutte le macchine che in quel momento avevo davanti’. Una volta fermato il mezzo, è sceso ed è corso verso la galleria dalla quale era uscito poco prima”. Il comunicato si conclude fornendo rassicurazioni sulla salute dell’uomo, che però ha subito un forte shock.
I soccorsi e gli sfollati, la tragedia di Genova
Procuratore Genova: per ora nessun sequestro
"Da parte nostra non ci sono sequestri al momento: noi dobbiamo riuscire a coniugare le attività di salvaguardia e di acquisizione delle evidenze e delle prove con quella dell'agibilità del luogo, ma soprattutto della sicurezza del luogo perché se ci sono delle opere pericolanti devono poter intervenire degli organi competenti sul quello". Così il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi sui tempi di bonifica, messa in sicurezza e di recupero dell'area. "Proprio per quello ora non c'è nessun tipo di intervento di sequestro - ha aggiunto - C'è un'attività di soccorso e di possibile individuazione di ulteriori eventuali vittime o feriti che stanno portando avanti vigili del fuoco. Non si sa per quanto tempo durerà questa attività qui".
Il calciatore del Genoa e della Nazionale italiana, Mimmo Criscito è passato sul ponte crollato dieci minuti prima della tragedia per recarsi al campo di allenamento a Pegli. "Stiamo tutti bene - ha dichiarato -. Sono vicino a tutte le vittime. Non è possibile quanto è accaduto".
Procuratore Genova, per ora nessun sequestro
"Da parte nostra non ci sono sequestri al momento: noi dobbiamo riuscire a coniugare le attività di salvaguardia e di acquisizione delle evidenze e delle prove con quella dell'agibilità del luogo, ma soprattutto della sicurezza del luogo perché se ci sono delle opere pericolanti devono poter intervenire degli organi competenti sul quello". Così il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi sui tempi di bonifica, messa in sicurezza e di recupero dell'area. "Proprio per quello ora non c'è nessun tipo di intervento di sequestro", ha aggiunto .
Crollo ponte, verifiche sulla struttura
I tecnici di Autostrade stanno facendo verifiche sulla parte di ponte rimasta sospesa sulle abitazioni nella sponda ovest del Polcevera. "Le case sono state evacuate e al momento non ci sono indicazioni di rischi", spiega il comandante provinciale dei vigili del fuoco Fabrizio Piccinini.