Ostia, testata di Spada diventa uno spot per il Municipio: è polemica

Cronaca
Il momento dell'aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi (Ansa)

In una pubblicità radiofonica sulle iniziative culturali del X Municipio, si fa riferimento all’aggressione al giornalista di Nemo, Davide Piervincenzi: "Oh, mo' t’a do 'na capocciata. Ostia, un’estate senza testate". La presidente Di Pillo annuncia il ritiro dello spot

"Ma che voi? Oh, mo' t’a do 'na capocciata". È questa la frase di uno sketch radiofonico per promuovere gli eventi culturali a Ostia che ha scatenato la polemica politica. Il riferimento è alla testata inflitta dal boss mafioso Roberto Spada al giornalista di Nemo Daniele Piervincenzi nel novembre 2017. Uno spot che non è piaciuto alla consigliera municipale di Forza Italia, Maria Cristina Masi, che ha presentato un'interrogazione per chiedere un chiarimento alla presidente M5S del X Municipio, Giuliana Di Pillo. La quale ha replicato: "Spot ironico, volevamo sdrammatizzare". Il giorno successivo, dopo le polemiche, la presidente ha annunciato il ritiro dello spot, spiegando che "non era minimamente nelle nostre intenzioni ledere l'immagine del nostro territorio".

Lo spot

Nello spot che girava su una delle principali radio della Capitale, l’attore ostiense Fabio Avaro minacciava ironicamente il suo interlocutore di dargli una testata, proprio come Spada ha fatto mesi fa con il reporter. "Quest'anno l’estate romana si svolge anche al mare di Roma: mostre di pittura, musica, artisti di strada, spettacoli per bambini, rassegne, sport e fitness, auto d'epoca e tanto altro ancora”, recitava lo spot. Poi una voce fuori campo si rivolgeva all’attore: "Sì a Fa' ma sbrigate, c'avemo 30 secondi, falla meijo". E Avaro rispondeva: "Ma che voi? Oh, mo' t’a do 'na capocciata", per poi concludere lo spot con una precisazione che sottolinea il collegamento con l’aggressione a Piervincenzi: "Maggiori informazioni sul sito del X Municipio. Ostia, un’estate senza testate... meglio che je lo spiego sennò capiscono male”.

L’interrogazione della consigliera

Nell'interrogazione presentata dalla consigliera Masi si chiedeva chi abbia autorizzato lo spot e quanto sia costato al Municipio. La consigliera chiedeva a Giuliana Di Pillo, "se è normale utilizzare fatti di cronaca che hanno minato l'immagine nazionale e internazionale del litorale della Capitale per pubblicizzare la stagione estiva".

La replica: volevamo sdrammatizzare

Giuliana Di Pillo, presidente M5s del Municipio X di Roma, quello del litorale di Ostia, intervistata dall'Agi, aveva replicato così alle polemiche: "Lo spot nasce perché noi siamo convinti che questo territorio non sia legato solo a quella vicenda, la testata di Spada, e che bisogna superare quell'evento con tante iniziative culturali. È una pubblicità fatta per ironizzare, noi volevamo sdrammatizzare". Di Pillo ha aggiunto che "questo territorio al 99% è fatto da persone oneste, che sapranno comprendere la delicatezza e l'ironia di questo spot. Non capisco queste polemiche, non si pone mai l'accento ad esempio su tanti film di violenza girati proprio qui in questo territorio negli ultimi anni. Noi abbiamo fatto un semplice spot, costato 700 euro".

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