Secondo la Procura di Torino, nell’ambito dell’inchiesta sulla vicenda dell’atleta italiana di origine nigeriana colpita da un uovo per strada a Moncalieri, non sono emersi elementi che facciano ipotizzare un episodio a sfondo discriminatorio
Lesioni senza l'aggravante razziale. È questo il reato ipotizzato contro ignoti dalla Procura di Torino nell'ambito dell'inchiesta sull'aggressione a Daisy Osakue, l'atleta italiana di origini nigeriane (CHI È) ferita a un occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa a Moncalieri nella notte tra domenica e lunedì. A coordinare l'inchiesta è il pm Patrizia Caputo. (LE AGGRESSIONI DEGLI ULTIMI GIORNI)
Proseguono le indagini
Per la Procura di Torino quindi, al momento, non sono emersi elementi che facciano ipotizzare un'aggressione a sfondo razziale, e intanto le indagini dei carabinieri proseguono nel massimo riserbo per individuare i responsabili dell'aggressione. Nella determinazione del reato potrebbe aver pesato il fatto che, nei giorni precedenti all’aggressione di Daisy, sono arrivate altre segnalazioni di episodi analoghi. La giovane atleta, intervistata da Sky Tg24 la mattina dopo l'aggressione, aveva commentato: "Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore". (L'INTERVISTA A SKY TG24)