Si difendono le due persone che, la sera tra il 28 e il 29 luglio, hanno inseguito un 43enne di origini marocchine pensando fosse un ladro. I due devono rispondere di omicidio preterintenzionale. Al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza
"Non abbiamo picchiato nessuno, non c'è stato alcun pestaggio, tantomeno a sfondo razziale". Si difendono così i due cittadini di Aprilia, in provincia di Latina, che la sera tra il 28 e il 29 luglio si sono messi all'inseguimento di un’auto culminato con la morte di un marocchino di 43 anni che era a bordo della macchina in fuga e che era stato scambiato per un ladro. I due, denunciati per omicidio preterintenzionale, hanno negato di aver picchiato l'uomo una volta che l'auto si è schiantata contro un muro sulla via Nettunense, sostenendo di non averlo toccato.
Il video inedito
Anche i carabinieri escludono che si sia trattato di un "pestaggio prolungano" ma alcune testimonianze e ora un video delle telecamere di sorveglianza della zona sembrerebbero confermare un aggressione. Saranno solo i risultati dell'autopsia a stabilire se le lesioni mortali siano state provocate dall'incidente o dalle percosse ricevute.
La versione dei due cittadini di Aprilia
I due pontini, tramite i propri legali, hanno ricostruito quel che è accaduto tra sabato e domenica scorsi: "Eravamo sotto casa, saremo state una quindicina di persone tra cui c'erano alcuni bambini - hanno spiegato ai loro avvocati - Abbiamo visto una macchina appostata al buio e qualcuno di noi si è avvicinato per capire chi ci fosse all'interno. Come ci siamo mossi l'auto è partita a razzo e ha cercato di investirci". È in quel momento che i due, più una terza persona, hanno deciso di seguire l'auto. "Ma siamo sempre stati in contatto con le forze di polizia", sostengono.
I carabinieri: esclusa morte per pestaggio prolungato
Nella mattinata del 30 luglio, ai microfoni di Sky Tg24, il colonnello Gabriele Vitagliano del comando provinciale dei carabinieri di Latina, ha escluso che il 43enne sia morto a causa di un pestaggio prolungato. “A procurare il decesso potrebbe esser stato un colpo o un calcio, con conseguente caduta per terra del marocchino, che è quindi morto sul posto. Forse anche perché potrebbe aver battuto la testa nella caduta o in conseguenza dell'incidente stradale", dice. Dall’autopsia sul corpo dell’uomo arriveranno altri elementi che potrebbero risultare determinanti per le indagini e per stabilire come sia morto il cittadino di origini marocchine.