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Getta cane in mare con pietra al collo. Costa: "Pene più severe"

Cronaca
La cagnolina Mia (Ansa)

Il ministero dell'Ambiente si “costituirà parte civile nell'eventuale processo” a carico del padrone della cagnolina mia. Anche il ministro della Giustizia Bonafede annuncia un inasprimento delle sanzioni per chi maltratta gli animali

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"Coraggiosa e forte la cagnolina Mia. E sono stati eccezionali i bagnanti che l'hanno soccorsa, allertato le forze dell'ordine e concorso a denunciare il padrone. Pene più aspre per chi maltratta gli animali". Lo scrive il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, sul Blog delle stelle facendo riferimento al caso di un cane gettato in mare dal suo padrone con una pietra al collo al Lido Valderice, nel Trapanese, perchè non voleva fare il bagno. L'animale è riuscito a liberarsi ed è stato poi soccorso dai bagnanti. Costa ha spiegato anche che il suo ministero si "costituirà parte civile nell'eventuale processo".

Cane buttato in mare per convincerlo a fare il bagno

Il proprietario della cagnolina, la scorsa settimana, l'ha buttata in mare con una grossa pietra al collo perché, sembra, voleva convincerla a fare il bagno. Grazie al microchip, si è scoperto che il cane è una femmina e si chiama Mia. Il padrone, subito identificato dagli agenti della Polizia Municipale, è stato denunciato per il reato di maltrattamento di animali e il cane, che ha riportato ferite al collo e alle zampe, è stato sottoposto a sequestro penale. Il Nucleo operativo italiano tutela animali ha promesso di portare la vicenda in tribunale.

Costa: maltrattamento animali è "delitto atroce"

"Gli animali sono i nostri compagni di vita, i nostri fedeli amici: il loro maltrattamento è un delitto atroce e mi muoverò affinché le pene siano inasprite - aggiunge Costa nel suo post - noi, come ministero, ci costituiremo senz'altro parte civile nell'eventuale processo". E conclude: "Ringrazio di cuore quei cittadini che si sono attivati. Continuate a farlo, continuate a denunciare i maltrattamenti e gli abbandoni. Noi, saremo al vostro fianco e faremo la nostra parte".

Bonafede: aumentare le pene

Sull’episodio della cagnolina Mia è intervenuto anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: "Aumenteremo le pene verso chi maltratta gli animali, garantendo maggiore tutela rispetto a fatti gravi ancora non adeguatamente perseguiti - scrive su Facebook -. Quanto accaduto a Mia non dovrà ripetersi più!".