Caso Vos Thalassa, scatta il fermo per i due migranti indagati
CronacaLe indagini della procura di Trapani hanno accertato il loro ruolo nell'aggressione subita dall'equipaggio della nave che li aveva soccorsi al largo della Libia. Salvini: "Grazie"
La Procura di Trapani ha emesso un decreto di fermo a carico dei due migranti sbarcati due giorni fa dalla nave Diciotti, finora indagati a piede libero per violenza privata. Le indagini hanno accertato il loro ruolo nell'aggressione subita dall'equipaggio della nave Vos Thalassa che li aveva soccorsi e i magistrati hanno deciso di modificare le accuse contestando i reati di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e concorso in favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Cos'era successo
Soccorsi dal rimorchiatore olandese nel mare libico insieme agli altri migranti con cui viaggiavano verso la Sicilia i due, un sudanese e un ghanese, avrebbero aggredito alcuni membri dell'equipaggio temendo di essere riportati indietro. L'episodio, denunciato dalla Vos Thalassa, ha determinato l'intervento della Guardia Costiera che ha preso a bordo tutti i profughi salvati dal rimorchiatore. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva chiesto un intervento della magistratura e l'arresto dei responsabili dell'aggressione. Alla notizia del fermo ha risposto con un "grazie".
Indagati per violenza privata
La Diciotti con a bordo i migranti per ore è rimasta davanti al porto di Trapani in attesa dell'autorizzazione all'attracco. L'intervento del Capo dello Stato ha sbloccato la situazione. La nave è giunta in porto e i due accusati dell'aggressione sono stati identificati e iscritti nel registro degli indagati per violenza privata. La Procura però ha proseguito gli accertamenti a loro carico anche sentendo i testimoni della vicenda. Fino alla svolta con le nuove accuse e la decisione di fermare entrambi.