Atletica, la foto della staffetta d’oro è virale: "Prima le italiane"
CronacaMaria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot sono le ragazze italiane salite sul gradino più alto del podio ai Giochi del Mediterraneo. La loro foto ha fatto il giro dei social come simbolo di successo e integrazione. Salvini: bravissime
L'Italia trionfa nella staffetta 4x400 femminile ai Giochi del Mediterraneo. Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot sono le protagoniste di questa medaglia d’oro conquistata a Tarragona, il 30 giugno. Un successo che non solo ha contribuito al dominio azzurro nel medagliere della competizione (156 podi, di cui 56 ori, 55 argenti e 45 bronzi), ma è diventato anche un simbolo di integrazione e di un’atletica sempre più multiculturale. La foto scattata al termine della gara ha fatto immediatamente il giro dei social network scatenando reazioni celebrative e anche attacchi al ministro dell'Interno Matteo Salvini, impegnato ieri al raduno della Lega a Pontida: "I loro sorrisi sono la risposta all'Italia razzista di Pontida", scrive Roberto Saviano sul suo profilo Twitter. "Salvini ha paura, loro hanno coraggio", sottolinea l'ex ministro Pd Dario Franceschini. E ancora, Renzi: "Vince l'Italia che non ha paura: #PrimeLeItaliane". Ma la risposta del leader della Lega arriva a stretto giro, sui social: "Bravissime, mi piacerebbe incontrarle e abbracciarle". Intanto, su Twitter, hanno spopolato gli hashtag #primaleitaliane e #primeleitaliane.
Salvini e i complimenti alle atlete
Salvini, nel complimentarsi con le atlete, ha sottolineato: "Come tutti hanno capito (tranne qualche "benpensante" e rosicone di sinistra) il problema è la presenza di centinaia di migliaia di immigrati clandestini che non scappano dalla guerra e la guerra ce la portano in casa, non certo ragazze e ragazzi che, a prescindere dal colore della pelle, contribuiscono a far crescere il nostro Paese. Applausi ragazze!!!".
Chi sono le quattro ragazze?
Italiane al 100%, basta leggere le biografie delle quattro ragazze direttamente sul sito della Federazione Italiana Atletica per scoprire, per esempio, che Maria Benedicta Chibolu è nata a Roma il 27 luglio del 1989. È la seconda di sei figli (tre fratelli e tre sorelle) di una insegnante di religione, Paola, e di un consulente internazionale nigeriano, Augustine. Una "nipote d’arte", visto che il nonno Julius è stato una celebrità in Nigeria partecipando ai Giochi olimpici di Melbourne 1956 dove arrivò in finale nel salto in alto e poi è anche diventato presidente della Federatletica nigeriana. Nel palmares di Maria Benedicta c’è il bronzo europeo della 4x400 nel 2016 e il primato italiano con la staffetta azzurra ai Giochi di Rio. La ragazza è laureata in scienze dell’educazione e della formazione e in passato si è dilettata anche come fotomodella.
Di origini nigeriane anche la compagna di staffetta, Ayomide Folorunso, nata ad Abeokuta il 17 ottobre 1996. "Ayo", così la chiamano compagne e amici, si è stabilita con i genitori - la mamma Mariam e il papà Emmanuel, geologo minerario - a Fidenza: qui è stata notata nelle competizioni scolastiche. Semifinalista ai Giochi di Rio, dove ha realizzato il primato italiano con la staffetta 4x400 azzurra, nel 2017 ha conquistato il titolo europeo under 23 e anche l’oro alle Universiadi. Non solo atletica: la giovane 22enne è anche una studentessa di medicina e aspirante pediatra.
Raphaela Lukudo è invece una ragazza di 23 anni, nata ad Aversa, in Campania, il 29 luglio 1994. La sua famiglia è originaria del Sudan, ma si trova da tempo in Italia, in origine nel Casertano e successivamente, quando “Raffaella” aveva appena due anni, a Modena. Nella stagione 2018 ha conquistato il suo primo titolo assoluto sui 400 metri per scendere a 53.08, ottava italiana all-time indoor. Anche lei, come le sue compagne, ha altri interessi oltre l’atletica: studia scienze motorie ma ha frequentato l’istituto d’arte, conservando la passione per disegno e foto.
Infine, la più famosa e titolata Libania Grenot, atleta di punta della staffetta azzurra 4x400. Italiana classe 1983 di origini cubane, Libania ottiene la cittadinanza nell’aprile del 2008. Da lì, una lunga serie di record e successi come il miglioramento del record italiano dei 400 metri, nel 2009, con il tempo di 50.30. Nel 2014 la consacrazione internazionale con la vittoria agli Europei di Zurigo, mentre il 27 maggio 2016 è diventata primatista italiana dei 200 metri (22.56) a Tampa, negli Stati Uniti. Ha confermato il titolo continentale nel 2016 ad Amsterdam, dove ha conquistato anche il bronzo con la 4x400 azzurra, poi la sua prima finale olimpica individuale a Rio, seguita dal record italiano in staffetta.