Sei persone sono state fermate dopo che dalle indagini della polizia è emerso che nelle strutture, tutte in provincia di Latina, oltre a una situazione di sovraffollamento, gli ospiti venivano maltrattati e vivevano in cattive condizioni igienico-sanitarie. FOTO
Migranti maltrattati e ospitati in strutture sovraffollate e con carenze igienico-sanitarie, un giro d'affari che sfiora i 4 milioni di euro. Una situazione scoperta dalla polizia, che ha arrestato sei persone responsabili di Onlus operanti nella gestione di diversi Centri di accoglienza straordinaria in provincia di Latina. Le indagini hanno consentito di scoprire un business che non teneva minimamente conto delle esigenze delle persone accolte, spesso impaurite, minacciate, stipate in appartamenti o villette (una ventina in tutto) inadeguati, fatiscenti e con scarse condizioni igieniche. I reati ipotizzati sono, a vario titolo, falso, truffa aggravata, frode nelle pubbliche forniture e maltrattamenti. Il presunto raggiro si sarebbe realizzato attraverso prestazioni non effettuate e per un numero di migranti dichiarato spesso inferiore rispetto a quanti ne venivano realmente assistiti. (FOTO - Il video integrale dell'operazione).
I fondi per i migranti utilizzati a fini personali
Le indagini hanno permesso di scoprire un business realizzato attraverso la distrazione dei fondi messi a disposizione dalla prefettura per i migranti per fini personali. In un caso, il presidente di una delle società sarebbe riuscito a guadagnare in trenta mesi di attività circa 600mila euro che non venivano realmente utilizzati. In un altro, i fondi sono serviti per pagare cerimonia e ristorante in occasione del battesimo del figlio di uno dei membri del sodalizio criminale. È stato anche disposto il sequestro di circa 700mila euro in contanti e di auto di lusso.
Le indagini nei centri di accoglienza
Gli uomini della squadra mobile di Latina e quelli del Commissariato di Fondi hanno effettuato diversi sopralluoghi all'interno dei Centri di accoglienza, riscontrando gravi situazioni di sovraffollamento e carenze di natura igienico-sanitaria. Inoltre, analizzando la documentazione depositata dai responsabili delle Onlus per la partecipazione ai bandi di gara indetti per l'accoglienza dei migranti, i poliziotti hanno scoperto una serie di "gravi e sistematiche" violazioni nell'esecuzione degli obblighi assunti dai gestori dei Cas in sede di aggiudicazione delle gare. Dalle indagini, infine, è emerso che una delle organizzazioni, si spartiva la gestione dei richiedenti asilo con un'altra Onlus, senza alcuna comunicazione alla Prefettura di Latina.