Le prime indagini svelano la probabile causa delle fiamme divampate nell'appartamento dove sono morti due fratelli di 10 e 13 anni. I funerali fissati per il 18 giugno
Una presa elettrica o una ciabatta mal funzionante. Potrebbe essere stato questo a provocare l'incendio che ha ucciso i due fratelli di 10 e 13 anni a Messina all'alba del 15 giugno. È quanto emerge dalle prime indagini svolte dal Nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco e dalla polizia sul rogo divampato nell'appartamento dove i due bambini abitavano con il resto della loro famiglia (FOTO).
L’ipotesi del cattivo funzionamento di una presa
Proprio l’ipotesi del cattivo funzionamento della presa elettrica della cucina, lo stesso ambiente che ospitava il soppalco sul quale dormivano i fratellini, era stata avanzata dal padre delle vittime poco dopo la tragedia. Intanto ieri il medico legale del Policlinico di Messina ha eseguito l'esame esterno dei corpi, deducendone che la morte è stata causata dalle esalazioni dell'incendio. I funerali dei due fratellini si svolgeranno martedì 18 giugno alle 10, nella chiesa di Sant'Ignazio, a Messina. Nella via dove abitavano i due decine di persone hanno lasciato fiori.
L'incendio divampato durante la notte
L’incendio nell’appartamento, che si trova nel centro storico di Messina, era divampato alle 4.30 di notte, in cucina. I genitori erano riusciti a mettere in salvo gli altri due figli, di 8 e 6 anni, mentre gli altri due fratelli erano morti. Secondo le prime ricostruzioni, il 13enne in un primo momento era riuscito a salvarsi, ma sarebbe poi tornato indietro per soccorrere il fratello di 10 anni rimanendo a sua volta intrappolato nelle fiamme (LA TESTIMONIANZA VIDEO).