Migranti, attesi in Italia i 42 soccorsi da nave della Marina Usa

Cronaca
Fasi del salvataggio da parte della nave Usa Trinton al largo della Libia (Ansa)
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I superstiti al naufragio di martedì scorso di fronte alla Libia sbarcheranno nel nostro Paese probabilmente domenica. Toninelli: "La Guardia costiera sta andando a recuperare circa 500 naufraghi nel mare libico"

Sbarcheranno in Italia i 42 migranti salvati dalla nave Trenton della Marina americana davanti alle coste libiche. I superstiti sono tutti scampati a un naufragio che, martedì 12 giugno, ha causato la morte di altre 12 persone. L’imbarcazione statunitense, a quanto si apprende, arriverà in prossimità di Lampedusa domenica mattina e dall'isola si muoverà un mezzo della Guardia costiera italiana che recupererà i migranti per trasferirli in un porto ancora da assegnare. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, fa poi sapere che circa 500 migranti sono pronti a essere recuperati dalla Guardia costiera nel mare libico.

Il salvataggio della Trenton e il giallo sui 12 lasciati in mare

La nave Trenton della marina americana, impegnata nel mar Mediterraneo, ha salvato i migranti dopo un naufragio di fronte alla Libia. L’imbarcazione Usa è poi rimasta in mezzo al mare in attesa di indicazioni delle autorità italiane per sapere dove dirigersi. I soccorritori americani, in un primo momento, avevano anche riferito di aver recuperato 12 persone che non erano sopravvissute al naufragio ma di non avere a disposizione celle frigorifere per accogliere le salme. L'equipaggio della Trenton ha provato anche a contattare la Sea Watch, un'altra nave impegnata nel Mediterraneo, ma come riferito a Sky TG24 da Giorgia Linardi, membro dell'equipaggio, anche la Sea Watch era sprovvista di celle frigorifere. In un secondo momento, però, il comando della Sesta flotta Usa ha chiarito la situazione, spiegando che la Trenton, durante le operazioni, ha "visto in un primo momento 12 corpi apparentemente senza vita. I soccorritori hanno dato priorità al recupero di coloro che avevano bisogno di aiuto immediato. La barca di salvataggio è poi tornata sul posto per cercare quei corpi, ma non li ha trovati. Se necessario - dicono in una nota - le navi della US Navy sono in grado di conservare i corpi in depositi refrigerati".

Toninelli: verso recupero altri 500 naufraghi

Intanto la Guardia Costiera, ha fatto sapere Toninelli, "ha risposto alle chiamate provenienti da quattro imbarcazioni e sta andando a recuperare circa 500 naufraghi nel mare libico. Nessuno può dire che ci sottraiamo alle nostre responsabilità. Men che meno che siamo razzisti o xenofobi. L'Italia è sempre stata e rimane in prima linea quando si tratta di salvare vite umane. Ma così non si può andare avanti. La misura è colma". "Non è accettabile - ha proseguito il ministro - che, su 23 Paesi che affacciano nel Mediterraneo, l'Italia sia l'unica a farsi carico di questa emergenza. Proprio mentre il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, discutono di politiche migratorie e si avverte già il segno di innovazione apportato dal nostro governo, le nostre grandi professionalità del mare vengono messe ancora una volta a dura prova e sottoposte a condizioni di stress per altissime ragioni umanitarie. Ora, dopo l'intervento della Spagna, aspettiamo un segnale forte dalla Ue".

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