Il destino dei 629 migranti a bordo della nave Aquarius è ancora in balia del mare e delle scelte della politica. Mentre si consumava il braccio di ferro tra Italia e Malta la Spagna di Pedro Sanchez si è fatta avanti offrendo il porto di Valencia per far attraccare la nave con i profughi. “È nostro obbligo aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria” ha dichiarato il premier spagnolo. Giuseppe Conte lo ha ringraziato: "Avevamo chiesto un gesto di solidarietà".
Salvini ha esultato: “Alzare la voce paga. Vittoria!”. Ma intanto la nave Aquarius - con a bordo anche bambini e donne incinte - è ancora ferma al largo delle coste maltesi, come denuncia Msf: “Abbiamo bisogno di un porto sicuro”. Non è ancora chiaro quindi se la nave potrà attraccare al porto di Valencia.
Vertice a Palazzo Chigi. Salvini: missione in Libia a fine mese
La pressione diplomatica e internazionale sul caso non si smorza e
lo scontro tra Italia e Malta sul tema migranti arriva a Palazzo Chigi con un vertice con i ministri competenti sul caso Aquarius. All'arrivo il ministro Salvini ha annunciato che entro fine mese avrà una missione in Libia e ha sottolineato che l'Italia non chiederà soldi all'Europa ma "un aiuto concreto" sulle "migliaia di ricollocamenti".
TUTTI GLI AGGIORNAMENTIToninelli: da Malta serve assunzione responsabilità"È una questione di buon senso: i richiedenti asilo vanno salvati all'interno del porto più sicuro e vicino, serve un'assunzione di responsabilità da parte di Malta",
ha dichiarato a Sky TG24 il ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli. Gli
ha replicato il capogruppo del Pd alla Camera ed ex ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, secondo cui l'Italia non si trova in una situazione di emergenza: "Se si vuole evitare che sbarchino i migranti in Italia, non bisogna lasciare in mare 700 persone, questo è contrario a tutti i codici umanitari e di diritto internazionale. Spero che Toninelli non si faccia condizionare da questa confusione che sta cercando di creare Salvini per un po' di sua visibilità". Il Pd ha chiesto al governo di riferire in Aula su Aquarius.
L'appello dell'Unhcr
Sulla nave, che
da domenica 10 giugno continua a vagare per il Mediterraneo in attesa di un porto dove attraccare, "la situazione è stabile", ma gli "inutili ritardi" allo sbarco dei migranti "stanno mettendo a rischio le persone vulnerabili", scrive
in un tweet Medici senza frontiere, sottolineando che si tratta in particolare di sette donne incinte e 15 persone ustionate, oltre a parecchi migranti con sintomi di ipotermia. L'Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, lancia un appello: "Fateli sbarcare ora, è un imperativo umanitario".
Polemica sul post di Nogarin
Intanto è polemica sul post pubblicato su Facebook, e poi rimosso,
dal sindaco di Livorno Filippo Nogarin (M5S) in cui annunciava l'apertura del porto di Livorno alla nave Aquarius. "Nel momento in cui mi sono reso conto che oggettivamente questo poteva creare dei problemi al governo mi è sembrato corretto rimuoverlo” ha dichiarato. La replica di Saviano: "Disobbedisca ai diktat".
Le reazioni internazionali
L’Onu chiede a Italia e Malta di consentire subito lo sbarco. Per la Commissione europea "c'è prima di tutto un imperativo umanitario". Quanto all'aspetto legale, "si tratta di una questione di diritto internazionale su cui la Commissione non ha alcuna competenza", ha aggiunto Natasha Bernaud, la portavoce della Commissione. Il cardinal Ravasi su Twitter cita il Vangelo: "Ero straniero e non mi avete accolto".