Il tennista italiano ha battuto l'ex numero uno al mondo, Novak Djokovic, con il punteggio di 6-3, 7-6, 1-6, 7-6. "Mi batteva forte il cuore, è incredibile". Star sui social. Nato a Palermo nel 1992, nel suo passato c'è anche una squalifica. Ora la consacrazione
Impresa storica di Marco Cecchinato che vola in semifinale al Roland Garros. Il tennista palermitano ha battuto l'ex numero uno al mondo, Novak Djokovic, con il punteggio di 6-3, 7-6, 1-6, 7-6. “Mi batteva molto forte il cuore. Ho iniziato il match convinto che non avevo nulla da perdere e ho iniziato a crederci, non pensavo di fare questa partita. Sono stato aggressivo, convinto di vincere, coraggioso e perfetto. Ho fatto tanti sacrifici, è incredibile aver raggiunto le semifinali”, ha dichiarato subito dopo la vittoria Cecchinato, autentica sorpresa di questa stagione. Tanto anche sui social l'affetto e il calore di fan e appassionati.
Traguardo storico
Un italiano così avanti al Roland Garros non lo si vedeva da 40 anni e pochi avrebbero scommesso che a mettere il suo nome accanto a quello di Corrado Barazzutti, poi battuto da Borg nel '78, potesse essere lui, 25enne palermitano numero 72 al mondo (ma dopo quest'ultimo exploit è virtualmente 27esimo), con alle spalle anche una squalifica per scommesse. E invece lui ha stupito tutti, probabilmente anche se stesso.
Chi è
Nato a Palermo nel 1992, Cecchinato ha disputato il suo primo incontro da professionista nel 2010. A 22 anni, nel 2014, la prima partecipazione agli Internazionali d'Italia, dove però viene sconfitto al primo turno. Dopo l'ingresso nei Top 100 (nel 2015), il 2016 è un anno da dimenticare per Cecchinato.
La squalifica
Coinvolto in un caso di scommesse, al tennista italiano viene inflitta una squalifica di 18 mesi, poi ridotti in appello a 12 e infine cancellati per un vizio di procedura. Sono mesi difficili per Cecchinato, che dopo la squalifica torna a giocare ma con risultati abbastanza deludenti. Fino al successo nel Challenger di Roma, nel mese di maggio: è l'inizio della scalata. A maggio è al 97esimo posto del ranking ed entra di diritto nel tabellone principale di Wimbledon dove esce al primo turno per mano di Nishikori.
Il 2018 e lo "stato di grazia"
Il 2018 è l'anno della sua consacrazione. Dopo un inizio non proprio brillante ad aprile, Cecchinato vince il torneo di Budapest, primo successo per il palermitano in un torneo Atp che gli vale il numero 59 nel ranking e uno "stato di grazia" che prosegue a Monaco, dove supera al primo turno Fabio Fognini.
A Roma esce al secondo turno contro David Goffin, battuto poi a Parigi agli ottavi. Scala posizioni nel ranking a suon di vittorie contro tennisti titolati. L'impresa ai quarti contro Djokovic è storia, come l'ascesa di Cecchinato, figlia di "tanto lavoro e tanti sacrifici".
Lo stile e i colpi vincenti
Forte nel servizio, Cecchinato è uno dei pochi tennisti a giocare ancora il rovescio a una mano (come Federer, per intenderci). Tuttavia, è il dritto uno dei suoi colpi migliori. Fondamentale per Cecchinato, come racconta questo articolo di Sky Sport, il lavoro svolto con il coach Simone Vagnozzi (con lui dal 2016). Vagnozzi è riuscito a semplificare la preparazione del rovescio a una mano di Cecchinato, che in passato perdeva più tempo nel caricamento della racchetta, con il piatto corde troppo rivolto verso l'alto. Cecchinato ora riesce a effettuare un movimento quasi unico che gli permette, a seconda dei casi, di lasciare andare più velocemente la racchetta quando vuole sbracciare o di giocare in maniera più solida i colpi in anticipo.