Sindaco Bologna: "Boicottare JustEat e Foodora"

Cronaca
Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola
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Le principali piattaforme del food delivery hanno disertato la firma della prima "Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano" a Bologna. Adesione solo da parte di Sgnam e MyMenu

Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha invitato a boicottare i giganti del food delivery attivi in città come JustEat, Foodora e Deliveroo, che hanno disertato la firma della prima "Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano".

L'appello di Merola

Il Sindaco di Bologna ha parlato a margine della firma dell'accordo, criticando la mancata adesione dei big del settore. "C'è un potere bellissimo ed enorme. Se ordinate una pizza da uno che sfrutta, avete la possibilità di ordinarla da uno che non sfrutta. I bolognesi su questo saranno molto attenti. Un invito a boicottare chi non ha firmato? Certamente". Alla carta hanno aderito soltanto le piattaforme Sgnam e MyMenu. Merola ora aspetta un intervento a livello nazionale: "Ci sono delle direttive europee, ci auguriamo che ci sia un Governo e un Parlamento, in modo che tutti i sindaci sulla base di questa esperienza riescano ad avere un quadro normativo adeguato anche per quanto riguarda i poteri delle amministrazioni locali". Il sindaco di Bologna ha fatto sapere che il primo passo sarà quello di comunicare, tramite il sito web dell'amministrazione, quali sono le aziende che non hanno firmato la carta.

La Carta dei diritti

La "Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano" contiene una serie di diritti considerati necessari dai rider di queste aziende: un equo compenso orario, la tutela dei dati personali, la tutela della salute e della sicurezza (con la possibilità di non scendere in strada in caso di condizioni proibitive) e l'obbligo di avere un'assicurazione per i lavoratori e per le parti terze. Il documento è nato dalle sollecitazioni che Riders Union, il sindacato dei fattorini, ha rivolto all'Amministrazione comunale lo scorso dicembre e dal lavoro di un tavolo al quale hanno partecipato anche le aziende che poi non hanno ratificato l'accordo.  

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