Bitonto, anziana uccisa per errore: catturato latitante Domenico Conte

Cronaca
La polizia scientifica sul luogo della sparatoria (Ansa)
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Il presunto capoclan è accusato di essere il mandante dei killer che lo scorso 30 dicembre, nel corso di un regolamento dei conti con una famiglia rivale, assassinarono per sbaglio l'84enne Anna Rosa Tarantino. Si nascondeva in una villetta al mare

È stato catturato, dopo 37 giorni di latitanza, il presunto capoclan di Bitonto, in provincia di Bari, Domenico Conte, accusato di aver ordinato lo scorso 30 dicembre l'agguato a Giuseppe Casadibari, esponente della famiglia rivale: nel corso della sparatoria, fu uccisa per errore Anna Rosa Tarantino, un'84enne che si trovava a passare nelle strade del centro storico pugliese durante il regolamento di conti. Per gli investigatori era in corso una faida per il controllo dello spaccio di droga. Secondo il collaboratore di giustizia Vito Tarullo, Conte ordinò ai suoi uomini di "sparare a chiunque fosse capitato a tiro".

Nascosto in una villetta al mare

Il boss pugliese è stato rintracciato da polizia e carabinieri a Giovinazzo, la piccola cittadina di mare dove si era nascosto con la convivente incinta e la figlia di sei anni. È stato localizzato e poi trovato all'alba in una villetta di un residence rivierasco. 

Chi è Domenico Conte

Domenico Conte, 48 anni, è riconosciuto come capo indiscusso di un gruppo criminale rivale dei Cipriano. Negli ambienti malavitosi è conosciuto come "Mimm u negr" e ha una fedina penale pesante. Ha cominciato la sua attività illecita a 20 anni e poco dopo è diventato il giovane di fiducia di Michele D'Elia, noto come "Michele sei dita", ritenuto affiliato alla Sacra Corona Unita. Nel 2003, in due tentarono di ucciderlo e i presunti sicari furono, di lì a poco, vittime della lupara bianca. Nel 2007 Conte tornò ad essere bersaglio di colpi d'arma da fuoco che colpirono e uccisero il suo braccio destro, Vito Napoli, con il quale si trovava. Nel 2010 viene ferito nei pressi di porta Robustina, a Bitonto, ma sopravvisse anche al terzo agguato. Negli anni, Domenico Conte è entrato e uscito dal carcere a più riprese. Nel frattempo il suo gruppo criminale viene più volte decimato da operazioni delle forze dell'ordine.

Era scomparso il 20 aprile scorso

Conte era scomparso il 20 aprile, facendo perdere le sue tracce agli inquirenti. Deve ora rispondere anche del tentativo di omicidio di Casadibari, l’esponente ventenne del clan rivale Cipriano, ritenuto il vero obiettivo dei killer. Casadibari, che nel frattempo è diventato collaboratore di giustizia, era rimasto ferito nella sparatoria. Il giovane era stato inseguito tra i vicoli del centro storico dai sicari, rimanendo ferito ad una clavicola e al torace, subendo la perforazione del polmone.

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