Milano, tre carabinieri arrestati per peculato, droga e calunnia

Cronaca
carabinieri-posto-blocco-ansa

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Milano ed eseguito dai militari dell'Arma del Nucleo investigativo di Monza a Cassano d'Adda (Milano) e a Bergamo

Tre carabinieri sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare. Sono accusati di peculato, detenzione illecita di sostanza stupefacente, calunnia, arresto illegale e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.

L'inchiesta

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Milano ed eseguito dai militari dell'Arma del Nucleo investigativo di Monza a Cassano d'Adda (Milano) e a Bergamo. Uno dei carabinieri, maresciallo 57enne, era già stato sospeso e si trovava agli arresti domiciliari: fino all'arresto era a capo del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Cassano d'Adda, ma nel novembre scorso era stato condannato in primo grado a 12 anni e al risarcimento di 12.500 euro al Ministero della Difesa. Il provvedimento gli è stato notificato nella sua abitazione a Bergamo e l'uomo è dunque tornato in carcere. L'indagine parte dagli sviluppi di una un'altra attività investigativa che, il 6 aprile 2017, aveva già portato all'arresto di un sottufficiale dell'Arma (destinatario del provvedimento resrittivo eseguito oggi e all'epoca dei fatti comandante del Nucleo operativo e radiomobile, il Norm, di Cassano d'Adda), ritenuto responsabile di spaccio di stupefacenti, peculato, corruzione, rivelazione ed utilizzazione di segreto d'ufficio, nonché falso in atto pubblico.

Arrestati un vicebrigadiere e un appuntato scelto

I carabinieri arrestati sono un vicebrigadiere, di 47 anni e un appuntato scelto, di 52, entrambi da tempo assegnati alla compagnia di Cassano d'Adda e in servizio fino al giorno prima. Nella tarda mattinata di venerdì 18 maggio sono stati convocati in caserma per la notifica dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sono 4 gli episodi contestati ai militari in un periodo di tempo compreso tra il 2016 e agosto 2017. Secondo le indagini, avrebbero rubato 11.200 euro durante le perquisizioni. Sono stati tutti sospesi dal servizio.

Cronaca: i più letti