Fatture false e finte coop: scoperta frode fiscale da 20 mln di euro

Cronaca
Guardia di Finanza (foto d'archivio Ansa)

La Guardia di Finanza di Como ha accertato che 18 cooperative dal 2011 al 2015 hanno emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti, allo scopo di creare crediti Iva fittizi a favore di un consorzio. Denunciate 22 persone 

Ventidue persone denunciate, sequestri di conti correnti, auto e beni immobili. È il bilancio di una frode fiscale da 20 milioni di euro scoperta dalla Guardia di Finanza di Como. Ad attuarla diciotto cooperative che, dal 2011 al 2015, avrebbero emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti, finalizzate alla creazione di fittizi crediti Iva a favore di un consorzio. Le persone denunciate devono rispondere di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false, omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di documenti contabili.

Come funzionava la frode

Le cooperative erano utilizzate come "contenitori" della forza lavoro e venivano gestite dalla stessa governance del consorzio, su cui invece venivano dirottati gli adempimenti tributari che non sono stati mai assolti. In questo sistema fraudolento il consorzio rappresentava quindi un operatore economico credibile sul mercato, in grado di essere particolarmente competitivo grazie al meccanismo illecito che veniva realizzato attraverso le cooperative.

Denunciate 22 persone

Al termine degli accertamenti di polizia giudiziaria svolti per il contrasto del caporalato di appalti, le Fiamme Gialle hanno denunciato 22 persone, di cui 4 gestori di fatto e 18 amministratori di diritto, residenti nelle province di Como, Lecco, Varese, Monza Brianza, Reggio Calabria e Messina. Nel corso delle operazioni sono già stati sequestrati preventivamente 4 immobili di cui 1 villa con 14 vani, denaro contante depositato in 89 conti correnti e 2 autoveicoli.

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