Una donna 87enne e il figlio 51enne sono deceduti probabilmente soffocati dal fumo causato da un rogo divampato nella loro abitazione in provincia di Gorizia. Aperta un'inchiesta: dai primi accertamenti pare che le fiamme si siano sprigionate accidentalmente
Due persone, una donna di 87 anni e suo figlio 51enne, sono morte nella notte tra il 12 e il 13 maggio, a causa di un incendio divampato nella loro abitazione a Grado, in provincia di Gorizia. I due sono stati uccisi probabilmente dal fumo generato dal rogo che ha distrutto la loro abitazione.
Cause accidentali, forse un corto circuito
L'allarme è scattato intorno a mezzanotte quando i vicini hanno notato fiamme uscire dall'appartamento, situato all'ultimo piano, occupato dai due. Quando i vigili del fuoco del Comando provinciale di Gorizia sono riusciti a spegnere il rogo hanno notato i due corpi stesi nei rispettivi letti: sarebbero morti a causa del fumo, che li ha soffocati. Pare che le fiamme si siano sprigionate in salotto, forse per cause accidentali come un corto circuito o un mozzicone di sigaretta lasciato acceso.
La procura apre un'inchiesta
La Procura della Repubblica di Gorizia ha aperto un'inchiesta e autorizzato la rimozione delle salme che sono state trasferite all'obitorio di Monfalcone: possibile che venga disposta l'autopsia. Le indagini sono dai carabinieri: si procede per un avvenimento accidentale ma solo gli accertamenti tecnici già predisposti permetteranno di fare luce sulla vicenda. L'appartamento è stato posto sotto sequestro mentre il resto della palazzina, evacuata precauzionalmente durante le fasi di soccorso, non ha subito danni.