Bullismo ad Alessandria, preside: "Prof derisa, mai legata alla sedia"

Cronaca
Foto: Archivio Fotogramma

Il dirigente scolastico e i genitori degli alunni puniti smentiscono la versione secondo la quale l'insegnante, con difficoltà motorie, sarebbe stata bloccata con del nastro adesivo dai suoi alunni che hanno poi diffuso (e cancellato) il video su Instagram

Dopo il grave episodio di bullismo riportato da La Stampaè arrivata la parziale smentita da parte del preside della scuola e dei genitori degli alunni. Il quotidiano torinese aveva parlato di un'insegnante di scuola superiore legata a una sedia con del nastro adesivo e poi presa a calci in classe da alcuni dei suoi allievi. "Ci sono state risate di troppo, è stata derisa e le è stato mancato di rispetto, ma non è assolutamente vero che è stata legata con lo scotch", sostengono invece il dirigente scolastico e i parenti dei ragazzi.

"I ragazzi hanno capito il comportamento scorretto"

Secondo quanto riportato in un primo momento, gli studenti avrebbero postato il video dell'episodio, poi rimosso, su Instagram, ma proprio grazie a quel filmato la notizia si sarebbe diffusa. "I ragazzi sono stati puniti e hanno compreso il loro comportamento non corretto", hanno fatto sapere preside e genitori. Qualche video della scena è stato registrato, hanno aggiunto, "ma è subito stato rimosso dai social". Versioni diverse da quella secondo la quale i ragazzi avrebbero approfittato della "fragilità fisica della prof" legandola alla sedia della cattedra, prendendo poi a calci la stessa sedia. Questa ricostruzione è contestata dai genitori, che sottolineano come dell'episodio non ci sia traccia in denunce alle forze dell'ordine e fino ad oggi neppure all'Ufficio Scolastico provinciale. I video pubblicati su Instagram e sulle chat di Whatsapp sono stati rimossi quasi subito dopo la pubblicazione, probabilmente dopo che gli autori della violenza e i loro compagni si sono accorti della gravità della situazione. Per gli allievi, ha spiegato il preside, è arrivato un provvedimento di sospensione, poi commutato in "lavori socialmente utili": la pulizia delle classi durante gli intervalli. La decisione è stata approvata dal consiglio di classe.

Il sindaco di Alessandria: "Si faccia chiarezza"

"Come primo cittadino e come professore - commenta il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco - non posso che essere colpito dalla vicenda. Nell'attesa che venga fatta chiarezza su quanto realmente accaduto ricordo che l'amministrazione comunale, nel tempo, ha messo in campo, su un tema delicato come quello del bullismo e del cyberbullismo, diverse iniziative di sensibilizzazione ed educazione. Il caso in questione, nello specifico, è stato gestito dalla scuola e, come ente locale, non siamo stati coinvolti. Resta comunque alta la nostra attenzione affinché vicende del genere non si ripetano". Il dirigente dell'Ufficio Scolastico, Franco Calcagno, ha chiesto informazioni: "Stiamo muovendoci per approfondire la veridicità dell'episodio, non essendoci denunce. Aspettiamo notizie dalle scuole e dalle autorità. Il mondo della scuola, comunque, - conclude Calcagno - è sempre molto attento negli atti di prevenzione sul bullismo, sviluppando, negli ultimi anni e negli ultimi mesi approfondimenti di qualità sul tema".

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