Tre attivisti arrestati e quattro obblighi di firma per gli incidenti al corteo 'antifascista' contro CasaPound. Le accuse sono anche di lesioni aggravate. Perquisita la casa della maestra elementare indagata per insulti ai poliziotti
Trovati petardi e sequestrati adesivi
In casa di uno dei fermati la polizia ha trovato 70 petardi di diverse dimensioni. Mentre in casa di una delle persone sottoposte all'obbligo di firma gli agenti hanno sequestrato 800 adesivi con la scritta "qui abita un antifascista", riconducibili al movimento antagonista di Pavia.
La vicenda
Il blitz arriva a quasi un mese dalla guerriglia urbana che si è verificata in occasione del corteo contro CasaPound: centinaia di manifestanti, diretti verso l'hotel dove era atteso il leader Simone Di Stefano, hanno divelto le recinzioni di un cantiere stradale e raccolto pietre lanciate poi contro le forze dell'ordine. In quella occasione sono state usate anche bombe carta imbottite di schegge di metallo e di legno. Negli scontri, durati circa due ore, la polizia ha risposto con idranti e lacrimogeni: il bilancio è stato di sei agenti feriti e due manifestanti fermati. Tra i partecipanti al corteo anche la maestra elementare, che risulta indagata dalla Procura di Torino proprio per gli insulti ai poliziotti. Le sono contestati i reati di istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce. Il Miur aveva avviato un procedimento disciplinare nei suoi confronti e l'Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha prospettato il suo licenziamento.