La perturbazione sarà meno intensa di Burian, ma le temperature scenderanno anche di 10 gradi. In Friuli Bora a 103 km/h, 19 persone isolate da una valanga in Valsesia. Acqua alta record a Venezia. Allerta gialla della Protezione civile su diverse regioni. LE PREVISIONI
Una nuova ondata di freddo proveniente dalla Russia sta colpendo l’Italia, che sembra un passo più lontana dalla primavera intravista pochi giorni fa. La perturbazione non porterà a fenomeni estremi come Burian, ma potrebbero esserci nevicate a bassa quota, mentre piogge e venti gelidi hanno già raggiunto il nordest. In Friuli Venezia Giulia, le raffiche di Bora hanno raggiunto i 103 chilometri orari e in Valsesia 19 persone sono rimaste isolate a causa di una valanga. A Venezia, poco dopo la mezzanotte, l’acqua alta ha toccato i 124 centimetri, e la Protezione civile ha diramato una allerta meteo per burrasca e neve a quote basse sulle regioni di tutta la penisola. Secondo gli esperti, in settimana potrebbe esserci un tracollo termico anche di 10 gradi, con valori ben al di sotto delle medie del periodo, anche di oltre 8 gradi. (LE PREVISIONI)
Valanga in Valsesia, isolate 19 persone
Ma è allerta anche per le valanghe: oggi, lunedì 19 marzo, un gruppo di 19 persone, tra cui alcuni turisti, è rimasto isolato nel territorio di Alto Sermenza (Vercelli), in Valsesia, a causa della caduta della valanga “Ciaffera”, che si crea di frequente in caso di abbondanti nevicate. L'imponente massa di neve ha interrotto la strada provinciale 10 dopo Rimasco e dalle prime ore di questa mattina sono in corso le operazioni di rimozione per creare un varco per le auto.Per ragioni di sicurezza è stata chiusa anche la strada provinciale 124 che collega Ferrate a Carcoforo, sempre in alta Valsesia. Ieri, invece, un gruppo di scialpinisti è stato sorpreso e travolto da una valanga sul lato austriaco del passo Stalle, nella provincia di Bolzano: una persona è morta e altre due sono state salvate e trasportate in ospedale con ferite lievi.
Neve sul Veneto, code su A4 e A27
Sul Veneto sta nevicando dalle prime ore del mattino, soprattutto nelle zone nord orientali. I fiocchi sono consistenti nelle zone di San Donà di Piave e Portogruaro e lungo il litorale veneziano. Solo neve mista a pioggia, invece, a Venezia, e fiocchi bianchi che al momento non hanno attecchito a Padova. Alcuni problemi alla circolazione vengono segnalati lungo la A4 e la A27, nel Trevigiano, con lunghe code di veicoli.
Record di acqua alta a Venezia
Un’acqua alta da record quella di Venezia, che in un periodo in cui il fenomeno dovrebbe essere in regressione segna la cifra più alta del 2018 e per stasera attende un'altra punta di marea superiore al metro. Secondo il centro maree del Comune, tra domenica e lunedì il suolo di Venezia è stato invaso per il 37% dall'acqua, il tutto dopo che da una settimana, quotidianamente, sono stati oltrepassati, nelle ore di massima marea, i 100-110 centimetri sul medio mare. Pesante la situazione nella vicina Chioggia, dove l’acqua alta ha toccato i 141 centimetri scavalcando le barriere artificiali a difesa del centro storico.
In Friuli Bora fino a 103 km/h
Colpo di coda dell'inverno anche in Friuli Venezia Giulia. Nelle ultime ore la neve è caduta, in particolare, sull'Altipiano carsico, con accumuli di circa 4-5 centimetri, e dalle prime ore dell'alba si sono verificati alcuni disagi alla circolazione nella periferia di Trieste, con limitazioni di alcune linee servite da Trieste Trasporti. Le raffiche di Bora, registrate dall'Osmer nel corso della notte, hanno raggiunto i 103 chilometri orari. Sempre a Trieste, comunica il Comune, è stato chiuso il parco di villa Rivoltella a causa della formazione di ghiaccio al suolo. Nevica inoltre sulla pianura centrale, da Udine in giù, e i fiocchi di neve stanno scendendo sulla costa e a Trieste, dove però non si registrano particolari accumuli. Secondo le previsioni dell'Osmer, le precipitazioni nevose dovrebbero esaurirsi nel corso della mattinata.
L’allerta
L’allerta diramata ieri dalla Protezione civile prevede per oggi, lunedì 19 marzo, un livello giallo su Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Molise, e sui bacini occidentali di Abruzzo, Campania, Basilicata e Calabria. Stessa allerta per rischio idrogeologico localizzato anche sul Veneto, bacino dell’Alto Piave, a causa della frana della Busa del Cristo, nel Comune di Perarolo di Cadore (Belluno).
Crolla una parete nel Napoletano
Disagi ieri anche nel Napoletano, a Gragnano, dove vento e pioggia intensa hanno provocato il crollo della parete esterna di un palazzo sulla terrazza di una palazzina adiacente. Infine, nella zona di Pescia (Pistoia), tra le frazioni di Pietrabuona e Medicina, una frana causata dalle forti precipitazioni di ha spinto i vigili del fuoco a evacuare sei famiglie per precauzione.