Aggredite perché lesbiche nell’Astigiano: "Via da casa, abbiamo paura"

Cronaca
Una delle due donne aggredite nell'Astigiano

Linda ed Emanuela, sposate dal 2016, sono state picchiate lo scorso 25 febbraio dopo aver chiesto ai vicini di abbassare il tono della voce: "Abbiamo preso calci e pugni, nessuno li fermava", raccontano a Sky TG24

Due donne, omosessuali e sposate, sono state aggredite e picchiate dai vicini di casa nell'Astigiano in quello che loro, in un'intervista a Sky TG24, definiscono "un pestaggio alla cui base c'è una discriminazione sessuale". Lo scorso 25 febbraio Linda ed Emanuela sono state aggredite a Baldichieri d’Asti, un paese che conta poco più di mille abitanti. Il pestaggio è partito dopo la richiesta ai vicini, da parte di una delle due donne, di abbassare il volume della voce in seguito agli schiamazzi che arrivavano dall'appartamento a fianco. Secondo Linda ed Emanuela ci sarebbe però una discriminazione sessuale alla base dell’aggressione.

"C’era una pozza di sangue ma nessuno li fermava"

"Ho visto mia moglie che era chinata con la testa, tenuta forte per i capelli mentre l’aggressore la colpiva in faccia. C’era una pozza di sangue dove io sono scivolata due volte, erano presenti anche la compagna e la madre dell’aggressore che guardavano e non dicevano nulla, guardavano e basta. Ho preso calci sull’addome, poi mi sono alzata ma ho ricevuto altri pugni". Linda ed Emanuela si sono sposate nel 2016 e la loro è stata la prima unione civile celebrata a Baldichieri d’Asti.

"Aggressione omofoba, cambiamo casa"

La donna, che porta ancora il collare in seguito al colpo di frusta subito durante l'aggressione, ha pochi dubbi sulla reale natura del pestaggio: "Non ci hanno mai detto nulla direttamente, abbiamo sempre sentito attraverso i muri: lui ci dava sempre delle lesbiche schifose, cose così. Noi però non abbiamo detto né fatto nulla su questo perché siamo orgogliose dell’unione civile che abbiamo celebrato. Adesso abbiamo paura, ci hanno detto che sono pericolosi e vendicativi, ce ne andiamo da qui, in una casa vicino alla caserma dei carabinieri".

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