Circa 15 mila persone per l'ultimo saluto alle bimbe di 8 e 14 anni: il 28 febbraio il carabiniere Luigi Capasso le ha uccise dopo aver sparato alla moglie e prima di suicidarsi. La donna ha pregato in ospedale. Il prete: "Preghiamo pure per il padre". Contestato
A Cisterna di Latina si sono tenuti i funerali delle due sorelle di 8 e 14 anni che sono state uccise dal padre lo scorso 28 febbraio. L'uomo, il carabiniere Luigi Capasso, ha prima sparato in garage alla moglie - che è ricoverata al San Camillo di Roma e solo giovedì ha saputo della morte delle figlie - poi ha ucciso le bimbe e infine si è suicidato. Durante le esequie c’è stata qualche contestazione per il sacerdote che durante l'omelia ha chiesto di pregare anche per il padre.
L'ultimo saluto
I funerali si sono tenuti nella chiesa di Collina dei Pini. Hanno partecipato circa 15 mila persone. Tanti i bambini presenti, tra cui i compagni di classe delle due sorelle: per ricordarle, i loro coetanei hanno indossato una maglietta con un cuore. Fuori dalla chiesa oltre a palloncini bianchi e rosa è stato esposto uno striscione con la foto delle sorelle e una frase presa da una canzone di Eros Ramazzotti: "Solo che non doveva andare così, solo che ora siamo tutti un po' più soli qui". Tra le corone di fiori anche quella della presidente della Camera Laura Boldrini.
Contestato il parroco
Durante l'omelia il parroco della chiesa di Collina dei Pini ha chiesto di pregare non solo per le bimbe morte ma anche per il padre, sollevando la contestazione di qualcuno dei presenti. Dopo un attimo di silenzio e commozione il sacerdote ha spiegato: "Scusate, ma la famiglia ha perdonato".
La madre delle bimbe ha pregato in ospedale
A causa delle sue condizioni di salute la madre delle piccole non ha preso parte ai funerali. Mentre si celebravano le esequie ha pregato per le figlie nell'ospedale in cui è ricoverata. La donna, gravemente ferita da Capasso e ancora in terapia intensiva, ha saputo solo giovedì della morte delle bambine e si è chiusa nel silenzio e nel dolore. Della mattina dell'aggressione non ricorda nulla ed è seguita costantemente da un'equipe di psicologi.
Le indagini
Sul duplice omicidio commesso dal carabiniere sono in corso due indagini della magistratura: una della procura di Latina e un'altra di quella militare. Anche l'Arma dei carabinieri ha avviato un'inchiesta interna che punta a verificare se ci siano state omissioni o trascuratezze, visto che la moglie dell'appuntato aveva presentato un esposto sul comportamento aggressivo del marito - che non accettava la separazione - anche verso le figlie. Capasso era già stato sottoposto in passato a un iter disciplinare. Quando chiese di poter usare un alloggio di servizio in caserma a seguito della separazione, gli fu prospettato di farsi seguire da uno psicologo dei carabinieri: rifiutò sostenendo di averne già uno. Fu sottoposto all'esame di una commissione medica che, dopo avergli dato otto giorni di riposo, lo giudicò idoneo al servizio. Di conseguenza mantenne la pistola d'ordinanza, la stessa con cui ha sparato alla moglie e ha ucciso le figlie.